Naturalmente questa particolarità della fisiologia umana non si applica quando un soggetto é immobile e sdraiato, posizione nella quale si passa un terzo della propria vita. Nei restanti due terzi della vita la posizione assunta é quella verticale, che mette in evidenza la differenza fra soggetto sano in movimento e soggetto con problemi di circolazione venosa.
Lo sviluppo di una insufficienza venosa dipende in gran parte dalle condizioni di vita e da fattori predisponenti, quali, ad esempio, le professioni che richiedono una stazione eretta prolungata.
Il clima ha un significato determinante come quando il caldo provoca vasodilatazione, cioé aumento del calibro delle vene: possono essere evidenziati dapprima disturbi fastidiosi quali pesantezza delle gambe, inestetismi cutanei tipo capillari e piccole varicosità e poi, disturbi francamente patologici, cioé la vera e propria malattia varicosa.
Vediamo brevemente alcuni consigli:
regime alimentare: non esistono particolari regimi dietetici, ma bisogna combattere l’obesità ed evitare aumenti improvvisi di peso corporeo ed eccessi alimentari, eliminando vino, liquori, caffè;
abbigliamento: vestiti e guaine troppo strette possono provocare disturbi venosi e fragilità capillare, come pure scarpe troppo strette e con tacchi o troppo bassi o troppo alti;
fonti di calore: l’esposizione prolungata al sole, in posizione immobile é molto dannosa, pertanto é necessario muoversi e proteggere gli arti inferiori, come pure sono dannose cerette troppo calde e raggi ultravioletti abbronzanti.
La prevenzione si attua anche combattendo i primi sintomi, quali pesantezza degli arti inferiori e fragilità capillare. Un ruolo molto importante é dato dall’esercizio muscolare, in quanto la forza compressiva dei muscoli aiuta il meccanismo di pompa che favorisce il ritorno del sangue al cuore, evitando il ristagno nei grossi vasi delle gambe, con conseguente malattia varicosa.
Prevenzione:sport, quali nuoto, marcia, ciclismo, pattinaggio, esercizio ginnico con flessioni sulle ginocchia e la punta dei piedi, yoga, bagni e docce tiepide, durante la notte posizionare le gambe leggermente più alte del resto del corpo, massaggi dolci e graduali.
Prevenzione e cura da attuare da parte del medico:
compressione, molto importante nella terapia flebologica, attuata con bende elastiche adesive o non adesive, applicate a lisca di pesce, dalle dita del piede fino alla coscia, assicurando una compressione uniforme; bende all’ossido di zinco, da usare quando compaiono reazioni infiammatorie con edema e pelle eczematosa; calze elastiche, tipo i collant a diverso grado di contenzione; farmaci flebotonici, soprattutto a base di estratti vegetali come rutina, escina, flavonoidi; cure termali, tramite bagni completi con docce o idromassaggi.
Questa breve rassegna di trattamenti preventivi naturalmente non permette di evitare la comparsa di gravi disturbi della circolazione venosa: é importante in ogni caso consultare il medico e attenersi a una vita sana con molto movimento e pasti regolari.
Infine, la prevenzione va attuata tutto l’anno, non solo quando l’estate fa sentire le gambe più pesanti o aumentano i capillari per l’eccessiva esposizione al sole.
Angelo BARONE -chirurgo plastico
pubblicazione del 2000