Salute
La salute degli “over 50″
Gli aiuti che la natura e i prodotti naturali possono offrire al benessere del nostro corpo e della nostra mente sono molteplici. Per questo, tante tipologie di medicine non convenzionali, l’omeopatia su tutte, riscuotono tanto consenso e successo in tutto il mondo. Il principio su cui si basano questi tipi di trattamenti è quello dell’autoguarigione: in pratica, per favorire la naturale capacità di curarsi dell’organismo, l’uomo si somministra, a dosi molto diluite, sostanze ricavate da piante, minerali ed estratti animali che in un soggetto sano e a dosi normali producono gli stessi effetti della malattia. Questo per stimolare il sistema immunitario a rispondere all’attacco della malattia o del disturbo in corso.
Tra i prodotti naturali più apprezzati e utili per mantenersi giovani, ricordiamo i Fiori di Bach, preparati a base di principi vegetali che favoriscono le capacità di ri-equilibrio e di armonizzazione le personalità o i disagi emozionali, gli estratti di soia, che contiene isoflavoni, genisteina e daidzeina, noti per le loro proprietà naturali utili contro la sintomatologia menopausale, e il trifoglio rosso – o pratense – i cui estratti possono aiutare le donne contro i disturbi e sintomi legati all’età. Ancora sono utili, kiwi, more e frutti di bosco e tutti quei prodotti ricchi di anti-ossidanti, nemici dei radicali liberi e alleati per mantenersi giovani. Anche le bacche di Goji, pianta coltivata in Tibet e in Himalaya negli ultimi tempi, inseriti nella lista ufficiale degli integratori antiossidanti, garantiscono un pieno di proprietà rinvigorenti.
Un’alimentazione ricca di fibre, minerali, di frutta e verdura, è la chiave per mantenere il nostro fisico giovane e per combattere i segni del tempo. Accoppiare a una dieta corretta uno stile di vita consapevole e attiva, è l’unica strada per vivere bene e sentirsi ancora meglio.
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+DetIt – Maggio/Giugno
I FIORI DI BACH E L’ETA’ DEL PENSIONAMENTO
E’ mia norma assoluta non generalizzare mai perciò ammetto che ci siano persone liete di smettere di lavorare.
In caso contrario, la fine dell’ attività lavorativa porta lo spettro del tempo futuro che a molti sembra di non saper come riempire e la paura della perdita di un certo riconoscimento sociale. Eppure l’uomo può essere “felice” a qualunque età intendendo per felicità la pace con se stessi, il raggiungimento di un equilibrio psichico, di una serenità mentale.
Nei momenti dei grandi cambiamenti come quello che si vive con il pensionamento, propongo ai miei pazienti il fiore di Bach di nome Walnut. Dà coraggio e determinazione, ci aiuta a essere liberi, svincolati da luoghi comuni.
Non più costretti a “timbrare il cartellino” riempiremo il tempo libero con ciò che ci piace.
Perché non uno sport? Assolutamente non agonistico in quanto non voglio più dimostrare, neppure ai miei coetanei, un’eventuale superiorità. Non amo più la differenza penalizzante tra i più bravi e i meno bravi, tra vinti e vincitori. Lascio tutto questo a chi é ancora e soltanto all’inizio di un cammino spirituale. “lo sono cresciuto, non invecchiato” dice il saggio che é maturato interiormente. Insieme a Walnut prescrivo sovente il farmaco omeopatico adatto a ognuno dei miei pazienti. Da questi ascolterò il racconto del loro passato ma non sempre lo ascolterò tacendo. Considero mio dovere da medico dare un consiglio, dire al paziente della necessità di trovare il senso della vita e la propria identità. Dare senso, dare significato, non separare il corpo dalla psiche.
Necessario é quindi ricercare non soltanto quali sono i sintomi fisici ma anche quali i pensieri, le preoccupazioni che hanno provocato tali sintomi.
Ai demotivati prescrivo il fiore di Bach Gentian. Aiuta a ritrovare fiducia, ottimismo, voglia di crescere.
Il personaggio Gentian ha quel tipo di diffidenza che gli impedisce di aprirsi al mondo intero. Si isola per proteggersi da delusioni e ferite. Ogni disagio gli porta sensi di fallimento, di insicurezza, di pessimismo che possono, nei casi più gravi, sfociare in depressione.
Da non sottovalutare, soprattutto per migliorare il tono dell’umore, l’efficacia della “Pet therapy”. La presenza di un animale che ci ama e che ci chiede in cambio così poco, può dare serenità a persone sole o tristi.
Con tutte le risorse che l’uomo, creatura divina, ha in sé, con tutti i mezzi che la terapia medica sa usare, ci si può riaprire alla socialità, agli amici, al sole, all’ossigeno della natura e dell’ anima. Alla vita, in sostanza.
Maria Vittoria BRIZZI TESSITORE
Dott. in Medicina e Chirurgia
Dott. in Lingue e Letterature Straniere
Prof. in Materie Letterarie
Genova
pubblicazione del 2005