Quando operarsi
Quando si è pienamente convinti che sia proprio il “difetto” agli organi genitali ad inibire l’approccio con il sesso. E’ importante inoltre essere sicuri che il rifiuto od il disagio nell’ intimità con il partner svaniranno dopo una tale operazione.
A chi rivolgersi
In Italia non sono molti i centri specializzati nella chirurgia del sesso. Gli interventi sulla donna possono essere praticato da un chirurgo plastico o da un ginecologo. Quelli sull’uomo, dal chirurgo plastico, dall’urologo o dall’andrologo. Prima di sottoporsi ad un intervento che in qualche misura andrà a modificare gli organi sessuali, è consigliabile la consulenza del sessuologo.
Come si svolgono gli interventi
La maggior parte degli interventi sui genitali viene eseguita in anestesia locale. Il regime è quello del day hospital: il paziente, al termine dell’operazione, resta in clinica per un paio d’ore e poi viene subito dimesso.
Questa formula elimina tutti quei disagi, soprattutto psicologici, che una ospedalizzazione porterebbe inevitabilmente.
Il complesso numero uno delle donne: vagina larga ma anche …cellulite
La paura di non soddisfare sessualmente il partner si concretizza in molte donne nell’idea di avere un canale vaginale eccessivamente largo.
Questo problema comporta ansie ed inibizioni nel rapporto intimo: il timore che il proprio compagno non riesca a “sentire” pienamente e a godere durante il rapporto sessuale, può spingere a volte la donna al rifiuto delle effusioni più intime.
L’intervento di riduzione del canale della vagina offre, sotto il profilo sessuale, vantaggi solo per il partner.
E’ un intervento delicato che, pur garantendo buoni risultati, può portare a spiacevoli conseguenze come perdita di elasticità e di sensibilità o rischio di infezioni.
L’altro fattore che nelle donne inibisce maggiormente la sessualità non è direttamente collegato alla sfera genitale ma ha implicazioni erotiche molto determinanti.
In un questionario distribuito ad un campione rappresentativo di donne dai 18 ai 50 anni, alla domanda
“Quale è la parte del suo corpo che inibisce più di tutte la sua vita sessuale?” il 66% delle intervistate ha risposto sorprendentemente: la cellulite.
Non a caso, in chirurgia estetica, la lipoaspirazione (ovvero la tecnica di aspirazione chirurgica del grasso in eccesso) è di gran lunga l’intervento più richiesto dalle donne.
In una ricerca condotta su pazienti tre mesi dopo essersi sottoposte a lipoaspirazione, il 62% di queste hanno dichiarato un incremento soddisfacente della qualità della propria vita sessuale. Questo dimostra come una mutata percezione di sé incida maggiormente sul piano qualitativo della sessualità.
Il complesso numero uno degli uomini: impotenza e pene corto
Contro l’impotenza la chirurgia sessuale risponde con l’innesto delle protesi idrauliche, in grado di procurare l’ erezione, azionando dall’esterno una piccola pompa. Le protesi gonfiabili si distinguono a seconda del numero di componenti.
Quelle ad un componente sono costituite da due cilindri che si inseriscono nel pene. Il liquido passa attraverso i cilindri con una semplice pressione dall’esterno, consentendo l’erezione.
Le protesi a due componenti hanno un serbatoio separato per il liquido, sistemato nello scroto.
Il serbatoio viene svuotato per mezzo di una semplice valvola.
L’intervento di allungamento del pene prevede un’ incisione di un paio di centimetri, proprio sopra il pene.
Incidendo il legamento superiore (cioè quel cordone che collega il pene al pube), si arriva ad aumentare la pendenza di 3-4 centimetri.
La nuova tecnica chirurgica di allungamento del pene prevede inoltre la recisione di tutte le aderenze che fissano lateralmente il pene al pube.
In questo modo, oltre ad essere diventato più lungo, il pene non risulterà più “infossato” , come avveniva quando il legamento sospensore era troppo corto.
A differenza del primo intervento, quello di allungamento del pene non determina una vita sessuale qualitativamente migliore; le dimensioni del pene non sono proporzionali alla capacità di dare e ricevere piacere.
L’intervento può comunque portare benefici a livello psicologico, soprattutto a quegli uomini che, a causa delle misure del loro membro, si sentono poco “virili”, vivendo con angoscia la loro sessualità.
Carlo Alberto PALLORO -chirurgo plastico
pubblicazione del 1996