E’ già da tempo nota a tutti, inoltre, la cosidetta “Ipertensione da camice bianco” (White coat hypertension), tipica reazione d’allarme provocata dalla visita medica, che comporta una elevazione improvvisa e spesso importante della pressione arteriosa in un grande numero di pazienti (falsi positivi).
Il monitoraggio ambutoriale della pessione arteriosa (ABPM – Ambulatory Blood Pressure Monitoring) viene impiegato sempre più frequentemente nello studio clinico dei pazienti ipertesi; rappresenta una metodica affidabile, di notevole praticità e comodità d’uso, dotata di ottima precisione per la valutazione del profilo pressorio delle 24 ore.
L’evoluzione tecnologica ha consentito di minimizzare gli apparecchi di monitoraggio fino a quelli più recenti del peso di pochi grammi (300-400 circa), dotati di una memoria solida, possono archiviare un elevato numero di misurazioni che, mediante opportuni sistemi di informatizzazione vengono analizzate nei dettagli e rappresentate in forma grafica.
L’apparecchiatura consiste in un manicotto che viene applicato al braccio del paziente e collegato mediante tubi di gomma ad una pompa elettrica alimentata da quattro piccole batterie da 1,5 volt che, ad intervalli regolari e programmabili, immette aria nel manicotto gonfiandolo e sgonfiandolo progressivamente, come avviene per una misurazone della pressione arteriosa effettuata con un normale sfigmomanometro a mercurio o aneroide.
Gli intervalli di misurazone attalmente più usati sono 10-15-20 minuti di giorno e 30-60minuti durante il riposo notturno, in modo da consentire al paziente una attività simile a quella svolta quotidianamente.
L’inizio di ogni singola registrazione automatica viene effettuato mediante un lieve segnale acustico a cui fa seguito, dopo circa cinque secondi, il gonfiaggio del manicotto fino a valori ottimali; la fine della registrazione, preceduto dallo sgonfiamento lento e progressivo dell’aria dal manicotto, viene segnalata da analogo segnale acustico.
Per consentire un sonno fisiologico al paziente, il segnale acustico durante il riposo notturno viene eliminato.
La durata dell’esame è contenuta nelle 24 ore; registrazioni più prolngate, anche se possibili, possono compromettere l’accettabilità della prova.
Il paziente viene dotato di un diario su cui può annotare diversi dati: attività svolte, sintomi avvertiti, stress psicologici, eventuali assunzioni di farmaci, posizione del corpo (seduto, all’impiedi, sdraiato a letto) e qualunque altro dato egli ritenga utile segnalare ai fini di una corretta valtuzione della pressione arteriosa.
Inoltre l’apparecchatura è dotata di un pulsante che consente una o più misurazioni istantanee della pressione nel momento desiderato, oltre i normali intervalli di registrazione programmati.
E’ facile, a tal punto , intuire l’enorme utilità ed i vantaggi del monitoraggio ambutoriale della pressione arteriosa nelle 24 ore:
- diagnosi corretta dei diversi casi e gradi di ipertensione arteriosa;
- valutazione di eventuale terapia antipertensiva (resistenza al farmaco, efficacia dello stesso, necessità di sostituzione di esso di associazione di farmaci);
- valutazione della pressione arteriosa notturna, che normalmente deve essere più bassa di quella diurna sia nei valori di sistolica (massima) che distolica (minima);
- rilevazione delle pericolose crisi ipertensive;
- diagnosi , inoltre , anche di ipotensione sintomatica ed eventale terapia;
- riproducibilità dell’esame data la sua assoluta innocuità e comodità d’impiego;
- e, infine, fatto non secondario in tempi di economia sanitaria, di poco costo per il paziente.
Dott. Carlo Mantuano
Spcialista in Cardiologia
c/o Centro Medico Genovese
Pubblicazine Gennao 1996