Fiori di Bach
Oggi tratterò dei pensieri torturanti. Fisicamente possono indurre cefalea, nausea, vomito eccetera mentre in altra sfera, distrazione e, conseguentemente, incidenti.
I fiori del dr. Bach, medico, se sono prescritti con competenza, possono migliorare il nostro stato d’animo e di salute.
E’ importantissimo ascoltare il paziente, del suo animo, conoscere anche le sfumature per aiutarlo a portare il peso della vita.
I Fiori di Bach sono ottima terapia soprattutto per la sfera mentale.
Parlerò, oggi, dei pensieri torturanti. Durante il dialogo medico-paziente, emergeranno, verranno fuori dall’inconscio del malato, antichi ricordi, traumi, persino quelli della lontana infanzia. Parlandone, possiamo liberarcene. Il terapeuta parteciperà con amore ma stimolerà a guardare avanti. Il passato non deve condizionare irrimediabilmente il nostro presente né il futuro. “Domani è un altro giorno”.
Sovente , alla notte, siamo in preda all’insonnia perché, nel silenzio, nel buio, riaffiorano i pensieri torturanti. La nostra mente si ostina a rivivere il passato. Davanti a noi scorre una specie di film. Le immagini si fermano a lungo a determinati tempi, quelli duranti i quali abbiamo, nella realtà, sbagliato.
Ci rimproveriamo perché non abbiamo dato, a suo tempo, la risposta giusta o fatto una cosa giusta. Siamo preda, nella notte, dei famosi sensi di colpa che contribuiscono all’insorgenza di nevrosi, malinconia, sofferenza. Il dr. Bach definisce l‘atteggiamento notturno del quale abbiamo parlato “la sindrome del disco rigato” perché il pensiero si ferma sempre a quel punto nel quale è presente il difetto. Un sonnifero, in questo contesto, non mette in luce la causa. Valutando caso per caso prescrivo, soltanto in questo tipo di insonnia e per interrompere il circolo ossessivo, il fiore di Bach denominato White Chestnut e offro l’appoggio della parla. La parola è nettare, cibo degli dei.