Erboristeria

Insonnia: tecniche di rilassamento e rimedi naturali

L’insonnia è un disturbo del sonno che riguarda circa 12 milioni di italiani. Le cause di quella che viene definita “l’epidemia del nuovo millennio” sono varie e comprendono patologie come l’obesità, il diabete, l’ansia, lo stress e la depressione, ma non solo! Tra i principali responsabili dell’insonnia ci sarebbero anche le nostre cattive abitudini riguardo all’utilizzo di social network, tablet e smartphone prima di coricarci, la cui luminosità condiziona il nostro orologio biologico, inibendo la produzione di melatonina (ormone del sonno) che favorisce l’addormentamento. Il trattamento dei disturbi del sonno in Italia si basa principalmente sulla somministrazione di terapie farmacologiche, tanto che stime recenti hanno evidenziato come 1 soggetto su 10, nel nostro Paese, assuma sonniferi per dormire. Secondo le raccomandazioni fornite dall’American Academy Of Sleep Medicine è invece auspicabile trattare l’insonnia senza fare necessariamente ricorso ai farmaci, facendo piuttosto affidamento ad alcuni rimedi fitoterapici e a tecniche di rilassamento.

Le tecniche di rilassamento che conciliano il sonno
La pratica regolare delle tecniche di rilassamento permette di migliorare la qualità del sonno e aiuta ad alleviare e risolvere i problemi di insonnia in adulti e bambini. Discipline come lo yoga (ad eccezione di quello dinamico) e la meditazione favoriscono il rilassamento psicofisico, aiutano a scaricare le tensioni, l’ansia e lo stress e, se praticati in orario serale, facilitano l’addormentamento. Tra le soluzioni più utilizzate nell’ambito del trattamento dei disturbi del sonno troviamo anche il training autogeno: una tecnica ipnotica di rilassamento basata sull’esecuzione di esercizi di concentrazione che, attraverso l’induzione di immagini mentali e la respirazione profonda, permettono di raggiungere uno stato di distensione muscolare, di calma e di benessere, tali da favorire il sonno. Allo stesso modo, il rilassamento muscolare progressivo, che si basa sull’alternanza dtra contrazione e rilassamento di alcuni gruppi muscolari (dalle dita dei piedi a quelle delle mani fino a quelli della fronte) favorisce il raggiungimento di uno stato di rilassamento completo, utile a contrastare l’insonnia e altri disturbi del sonno. In ultimo, secondo quanto emerso da recenti studi condotti presso il Wake Forest baptist Medical Center di Winston-Salem negli Stati Uniti, un altro potente alleato del sonno sarebbe la musica. Ascoltare determinati toni musicali aiuterebbe il nostro cervello a tornare ad uno stato di equilibrio, attraverso l’ottimizzazione delle onde cerebrali, utili a favorire un sonno duraturo e ristoratore.

I rimedi naturali contro l’insonnia
Un aiuto, in questi casi, può arrivare anche dalla fitoterapia che ci fornisce diversi rimedi naturali contro l’insonnia, tra i più efficaci: camomilla, tiglio, valeriana, biancospino, iberico, passiflora e melissa. Consumati sotto forma di infusi, composti puri o misti, come estratto in capsule o tintura madre, o ancora in gocce, questi rimedi agevolano il sonno, inducono un senso di rilassatezza generalizzato e riducono i livelli di ansia e stress. Anche l’aromaterapia e gli oli essenziali sono soluzioni naturali molto utilizzate nell’ambito del trattamento dei disturbi del sonno e degli stati d’ansia. L’uso di oli essenziali a base di piante calmanti (lavanda, gelsomino, verbena e maggiorana), da aggiungere all’acqua del diffusore di essenze oppure da vaporizzare su un fazzoletto o sul cuscino, aiuta a conciliare il sonno e a infondere una sensazione di calma e tranquillità. Vi raccomandiamo, prima di assumere qualsiasi rimedio fitoterapico (e non) per contrastare l’insonnia, di consultare il vostro medico curante in modo che possa consigliarvi la terapia più adeguata da seguire a seconda dello stato di salute e della situazione specifica.

Dtt.ssa Martina Valizzone
Specialista in Psicologia
www.pazienti.it

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LE CURE NATURALI PER L’INSONNIA

L’insonnia è un disturbo molto comune che interessa, episodicamente o in modo cronico, un adulto su tre e consiste nella riduzione e nella modifica della durata e della qualità del sonno.
Il disturbo si manifesta in modalità differenti: con difficoltà nell’addormentamento, con risvegli precoci oppure con frequenti interruzioni del sonno.
La scarsa qualità del sonno si riflette nei periodi di veglia con sintomi come aumento dell’affaticabilità, stanchezza, irritabilità e difficoltà ad affrontare le attività quotidiane.
L’insonnia è occasionale, quando si presenta con episodi isolati, spesso associati ad eventi particolarmente stressanti, transitoria, quando non dura più di tre settimane e si risolve spontaneamente o con l’uso di farmaci; cronica se si protrae per un mese o più.
I disturbi del sonno derivano da una serie di fattori, anche se la causa più frequente è quasi sempre un evento stressante; tuttavia molti disturbi organici possono provocare insonnia. Tra questi, quelli più frequenti sono le apnee notturne, i problemi respiratori, i crampi alle gambe e i disturbi gastro-intestinali. Inoltre molte patologie presentano come sintomo principale l’insonnia, come ad esempio le malattie della tiroide, quelle neurologiche e quelle psichiatriche come la demenza, la schizofrenia e la sindrome maniacale.
Lo stile di vita condotto dal soggetto insonne è molto importante: l’uso di sostanze stimolanti e l’abuso di alcol sono responsabili di episodi frequenti d’insonnia così come l’assunzione di alcuni tipi di farmaci. In particolare, le sindromi d’astinenza da farmaci (ipnotici, antidepressivi, tranquillanti) o da droghe (eroina) provocano una grave insonnia che può durare settimane.
Nella simbologia psicosomatica il sonno è considerato “una piccola morte”, necessaria al corpo e alla mente per rigenerarsi. L’incapacità di addormentarsi o, al contrario, svegliarsi precocemente, esprime un’evidente difficoltà ad abbandonarsi, a lasciar andare gli eventi della giornata e a “mollare” il controllo sulla realtà dello stato cosciente. Non a caso una delle principali cause d’insonnia sono i disturbi ansiosi, nei quali la condizione d’abnorme vigilanza caratteristica dell’ansia non permette al soggetto di abbandonarsi al sonno. Anche la depressione può causare il disturbo provocando dei risvegli precoci derivati dall’angoscia mattutina che contraddistingue lo stato depressivo. Le persone che soffrono d’insonnia sono iperattive, ipercontrollate, non abbandonano facilmente alle emozioni, tendono al pensiero ossessivo e spesso presentano difficoltà nella sfera sessuale, dove, anche qui, si verifica una difficoltà a “lasciarsi andare”,
Le terapie naturali sono molto efficaci nel trattamento dell’insonnia poiché non agiscono solo  sulla difficoltà a dormire, ma anche sugli aspetti psichici che causano il disturbo;  inoltre possiedono una buona tollerabilità rispetto ai farmaci di sintesi.

OMEOPATIA

Aconitum napellus 5CH
Insonnia causata da spavento, shock, paura. Lo stato di allerta persistente non permette di abbandonarsi al sonno. Il soggetto è agitato, ha incubi, si sveglia all’improvviso per la paura. Il sintomo peggiora intorno a mezzanotte. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Arsenicum album 9 CH
L’insonnia si presenta dopo la mezzanotte. Il soggetto è molto preciso, meticoloso, frettoloso e ansioso; si sveglia all’improvviso e non riesce più a riaddormentarsi. Ha una forte irrequietezza mentale, pensieri ossessivi, paura della morte. Il sonno è disturbato da incubi frequenti, soprassalti, scosse, ruminazione mentale. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Ignatia amara 30CH
Insonnia causata da eventi stressanti, shock emotivi, lutti, traumi affettivi, preoccupazioni. Il soggetto presenta sintomi contraddittori: nel caso dell’insonnia ha una forte sonnolenza ma non riesce ad addormentarsi perché è dominato dalla tensione e dall’angoscia. E’ indicato per le persone emotive, deluse e ansiose con umore instabile, sensazione di palla in gola e blocco allo stomaco, colite, tachicardia emozionale. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Nux vomica 7-9 CH
Insonnia da iperattività, eccessi alimentari, abuso di alcol e sostanze stimolanti (tè e caffè), abitudine ai sonniferi. E’ il rimedio del soggetto stressato, che ha un costante impegno mentale e non riesce a staccare la mente dal pensiero del lavoro. Quando si addormenta si risveglia poco dopo bruscamente e dorme profondamente solo al mattino, poco prima del risveglio. Spesso l’insonnia si presenta dopo una collera. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Coffea 9CH
Insonnia per eccitazione mentale dovuta a nervosismo o ad eccesso di gioia. E’ il rimedio tipico di chi va a dormire pensando alla giornata passata o alle cose che farà il giorno seguente. Il soggetto è ipersensibile, nervoso, iperattivo; si sveglia al minimo rumore e con gli odori forti. Il sonno dura fino alle 3 di notte, poi si interrompe e si trasforma in uno stato di dormiveglia. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Gelsemium 9CH
E’ uno dei più importanti ansiolitici omeopatici. Agisce sull’ansia e sugli attacchi di panico. L’insonnia deriva dalla preoccupazione per gli eventi futuri (esami, prove importanti) e dalle fobie che paralizzano il soggetto tenendolo sveglio, come ad esempio la paura che “il cuore possa smettere di battere” durante il sonno. Altre fobie tipiche sono quelle della folla e degli spazi aperti.
Spesso il soggetto teme di non riuscire a prendere sonno e proprio questo pensiero impedisce il rilassamento creando un circolo vizioso. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Kalium phosphoricum 5CH
Si utilizza in presenza di surmenage intellettuale (ad esempio negli studenti) con forte affaticamento e stanchezza che non consente di addormentarsi. Il soggetto è esaurito, debilitato, magro, ipersensibile, depresso. La qualità del sonno è scarsa e disturbata da incubi e fenomeni di sonnambulismo. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Cocculus 9-15CH
Indicato per i soggetti che tendono all’ansia ed alla debolezza del sistema nervoso con stato di esaurimento soprattutto dopo un periodo di ipereccitabilità dei nervi. L’insonnia di questo rimedio è da privazione di sonno, tipica di chi fa lavori notturni ed è stremato da veglie prolungate nel tempo che hanno alterato il ritmo sonno-veglia; la conseguenza è l’incapacità di addormentarsi e la sonnolenza diurna. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Chamomilla 9-15CH
Rimedio usato principalmente per l’insonnia del bambino che dorme solo se cullato. Il sonno è interrotto a causa dei disturbi della dentizione che si presentano con collera, irritabilità e ipersensibilità al dolore. Il bimbo ha una personalità collerica e suda molto, soprattutto sul viso e sulla testa. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Stramonium 9-15CH
Insieme a Chamomilla è un altro rimedio utile nell’insonnia del bambino causata da incubi ricorrenti e visione di mostri durante la notte. Il bambino è molto loquace, terrorizzato dall’oscurità, violento. Si calma e si abbandona al sonno con una luce bassa e in compagnia. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

FITOTERAPIA

VALERIANA (Valeriana Officinalis L.) TM

Questa pianta erbacea perenne è molto utilizzata perché agisce sugli stati d’irrequietezza e tensione che non permettono al soggetto di addormentarsi. L’insonnia è spesso causata da un sovraccarico intellettuale, da stati d’ansia e esaurimento nervoso. L’acido valerenico contenuto nella pianta ha un’azione spasmolitica e miorilassante sull’agitazione motoria, sugli spasmi gastrici e quelli da colica. Uso: 30-40 gocce di TM in poca acqua da 2-3 volte al giorno a stomaco vuoto. Controindicazioni: non somministrare nei bambini al di sotto di 3 anni. Interazioni: non somministrare insieme ad altri sedativi di sintesi come le benzodiazepine. Non assumere alcol contemporaneamente. Effetti collaterali: in alcuni casi la Valeriana può procurare un effetto paradosso, con agitazione psicomotoria e cefalea. Raccomandazioni: attenua i riflessi e riduce la soglia di attenzione. Evitare di mettersi alla guida. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

ESCOLTZIA (Eschscholtzia californica Chamisson) TM
Migliora la qualità del sonno, riduce le fasi dell’addormentamento, soprattutto quello associato a ruminazione mentale. Il rimedio è molto utilizzato anche nei bambini come coadiuvante in caso di nervosismo, agitazione e insonnia associata ad enuresi. L’Escoltzia ha anche un’azione analgesica ed è quindi utile per l’insonnia legata a sindromi dolorose come emicrania e coliche intestinali.
Uso: 30-40 gocce di TM in poca acqua prima di dormire, a stomaco vuoto. Controindicazioni: non assumere in gravidanza e allattamento, in associazione con farmaci ad azione diretta sul sistema nervoso, antistaminici e nei soggetti allergici. Somministrare con prudenza ai bambini sotto i 12 anni. Assumere solo dietro consiglio medico.

PASSIFLORA (Passiflora Incarnata L.) TM
Rimedio utilizzato per stati d’ansia, d’ipereccitabilità, palpitazioni, nervosismo e stress. La Passiflora ha un’azione sedativa e lievemente ansiolitica, non crea sonnolenza al risveglio e non procura dipendenza o assuefazione. La pianta ha inoltre un’attività antispasmodica, per questo è indicata nelle somatizzazioni a livello dell’apparato gastrointestinale. Uso: 20-30 gocce di TM in poca acqua 2-3 volte al giorno. Controindicazioni: non assumere in gravidanza e allattamento, in associazione con ansiolitici ed antidepressivi, psicofarmaci in generale, sonniferi e alcol. Effetti collaterali: nausea, vomito, vertigini; in caso di sovraddosaggio si può verificare un effetto paradosso. Non somministrare nei soggetti ipersensibili o allergici. Assumere solo dietro consiglio medico.

GRIFFONIA (Griffonia simplicifolia Baill.) TM
I semi di questa pianta sono ricchi di 5-Hidrossitriptofano (5-HTP), aminoacido precursore del neurotrasmettitore serotonina, conosciuto come  “ormone della felicità”, che modula l’umore e i ritmi sonno-veglia. La Griffonia è utilizzata efficacemente nella depressione moderata, anche nella forma stagionale, negli stati d’ansia e nell’insonnia legata alle oscillazioni del tono dell’umore.
Uso: 20-30 gocce diluite in poca acqua 1-3 volte al giorno. Effetti collaterali: l’uso può provocare alcuni disturbi come nausea, bocca secca, cefalea con sensazione di testa vuota, comportamento suicida. Inoltre può scatenare una sindrome, detta eosinofilia-mialgia, che prevede un aumento degli eosinofili, dolori muscolari e febbre. Controindicazioni: non somministrare in gravidanza e allattamento, in associazione con antidepressivi e farmaci antiparkinson Assumere solo dietro consiglio medico.

MELISSA (Melissa officinalis L.) TM
La Melissa ha una specifica azione tranquillante e antispasmodica. Viene largamente impiegata nei disturbi del sonno di origine nervosa e in particolare nelle somatizzazioni a livello dell’apparato gastrointestinale (dispepsia, gastralgie, colon irritabile). Utile anche in presenza di palpitazioni e cefalea. Controindicazioni: non somministrare in presenza di ipotiroidismo, terapia con ormoni tiroidei e nei soggetti affetti da glaucoma. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

GEMMOTERAPIA

TIGLIO (Tilia tomentosa Scopoli) MG 1DH
La pianta ha uno spiccato effetto sedativo, antispasmodico e calmante con azione simile agli effetti delle benzodiazepine. Viene utilizzata nei disturbi del sonno con eccitazione nervosa, nelle somatizzazioni gastrointestinali e nell’insonnia del bambino irritabile e iperattivo. Il macerato glicerico di tiglio è utile anche nel trattamento di disturbi cardiaci e circolatori e nell’ipertensione arteriosa di origine nervosa. Uso: 30-40 gocce 2-3 volte al giorno lontano dai pasti. Effetti collaterali: in alcuni casi la Tilia tomentosa può procurare un effetto paradosso. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

BIANCOSPINO (Crataegus oxyacantha L.) MG 1DH
I fiori e le foglie del Biancospino hanno un’azione sedativa e blandamente ansiolitica, che riduce gli stati di tensione e migliora il sonno. Questo rimedio è utilizzato principalmente per il suo effetto cardioprotettivo: grazie ai flavonoidi contenuti è indicato nell’ipertensione arteriosa di origine nervosa, nella tachicardia e nelle cardiopatie, anche quelle senili. Uso: 30-40 gocce 3 volte al giorno. Controindicazioni: non somministrare in associazione con derivati digitalici, farmaci beta-bloccanti e in presenza di ipotensione. Effetti collaterali: a dosaggi elevati si possono manifestare disturbi gastrici e diarrea. Raccomandazioni: il rimedio attenua i riflessi e l’attenzione. Evitare di mettersi alla guida. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

OLIGOTERAPIA

LITIO (Li)
Oligoelemento utilizzato per trattare la depressione, l’insonnia, l’emotività, gli stati d’ansia, l’abulia, i disturbi psichici e le manifestazioni psicosomatiche. Uso: 1 fiala al giorno.

MANGANESE- COBALTO (Mn – Co)
Composto utile in ogni tipo di insonnia con agitazione, disturbi dell’umore e ansia.
Uso: 1 fiala al giorno. Controindicazioni: non somministrare nella tubercolosi, nelle affezioni polmonari in fase acuta e nei bambini.

FIORI DI BACH

WHITE CHESTNUT
Fiore utile per tranquillizzare la mente attraversata da pensieri fastidiosi e ricorrenti che non danno pace ed impediscono di addormentarsi. In questo caso non si riesce a dormire perché non appena il soggetto si mette a letto (o nel cuore della notte, quando casualmente ci si sveglia), il cervello diventa teatro di dialoghi interiori.

PINE
Rimedio utile nell’insonnia  in persone che si tormentano per qualcosa, atteggiamenti o cose dette, che provocano  sensi di colpa. Il soggetto non riesce a rilassarsi, si rimprovera  senza darsi pace.

VERVAIN
Per chi non riesce a dormire perché è troppo euforico ed entusiasta per un progetto, un lavoro o un’attività e non si rilassa mai.

OAK
Per coloro che non riescono ad avere un sonno profondo e regolare, che si svegliano spesso anche se stanchi ed esausti. Chi ha bisogno di questo fiore ha difficoltà a staccare la spina.

HONEYSUCKLE
Ricordi del passato (positivi o negativi) che continuano a riproporsi con estrema lucidità mentale e che impediscono di addormentarsi.

STAR OF BETHLEHEM
Difficoltà  ad addormentarsi o risveglio precoce causato da tensione derivante da un trauma che non è stato elaborato e superato.

RED CHESTNUT
Il soggetto non riesce ad abbandonarsi al sonno perché è troppo preoccupato per qualcun altro.

CHERRY PLUM
Utile nei casi di tensione nervosa repressa che impedisce di prendere sonno. Uso: 4 gocce sublinguali 4 volte al dì (del fiore singolo o della miscela composta da più fiori associati, acqua e brandy).

Marta Chiappetta e Rocco Carbone

Le cure naturali per gli studenti

Studiare, ovvero applicarsi metodicamente su qualcosa, è un’azione che può essere suddivisa in diverse fasi, tra le quali le più importanti sono la conoscenza, la comprensione e la memorizzazione.

Applicarsi sul piano mentale e intellettuale richiede uno sforzo e un notevole impegno psico-fisico; a prescindere dal tipo di studi e dalle modalità individuali, c’è un particolare periodo in cui l’impegno diventa più intenso e approfondito: quello delle prove e degli esami.

Durante queste fasi, anche chi non è predisposto va incontro ad affaticamento e ad un calo della concentrazione a causa dello stress. Lo stress è un fenomeno che rappresenta una serie di eventi psicologici e fisici che causano nell’organismo una reazione di adattamento mirato a preservare il l’equilibrio interno.

I sintomi da sovraccarico da stress (in questo caso dello studente) si manifestano a diversi livelli: neurologico, con ansia, agitazione, crisi di panico; polmonare, con asma, iperventilazione; cardiaco, con tachicardia, irregolarità del battito, ipertensione; gastrointestinale, con nausee, digestione lenta e difficile, crampi, bruciori di stomaco.

L’applicazione mentale nei periodi di studio intenso è un fattore che determina un elevato consumo di energie. Ma l’esaurimento mentale e fisico è legato per lo più al continuo stato di allerta in cui si trova chi studia per obiettivi specifici, come ad esempio per una prova d’esame.

Lo studente che ha l’ansia per l’esame fa dei pensieri catastrofici riguardo all’evento che è in procinto di affrontare; la prova rappresenta una prestazione e il sentimento di apprensione deriva dal timore di essere esposti al giudizio altrui. Proprio da questo pensiero ha origine una tensione irrazionale, che induce lo studente ansioso ad attribuire all’esame un’eccessiva importanza. In tal senso, il voto rappresenta una conferma delle capacità e delle risorse personali e il canale attraverso il quale passa l’approvazione degli altri. Il soggetto non riesce a pensare all’esame associandolo alla sola valutazione scolastica: per questo vive male un possibile esito negativo, che viene confuso con una valutazione sul proprio grado d’intelligenza e sulle capacità individuali.

Questo dialogo interiore che gravita intorno all’ossessione sul risultato, genera un carico difficile da gestire; tutte le energie e le forze destinate alla preparazione, alla concentrazione e alla memorizzazione, vengono sottratte dalla tensione emotiva e dal forte e costante stato di ansia.

OMEOPATIA

Gelsemium  sempervirens 30 CH

Rimedio d’elezione per le paure e le fobie bloccanti che precedono eventi, prove ed esami. Lo studente è timido, insicuro, stanco, angosciato fino alla paralisi e si chiude nel silenzio. Resta in un angolo in attesa della prova ed è infastidito dalle domande. Prima di un esame ha crisi di panico con diarrea emotiva. Il rimedio agisce anche sui sintomi che accompagnano il panico quali tremori, palpitazioni, turbe della memoria, poliuria emotiva, insonnia nei giorni che precedono la prova.
Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.

Argentum nitricum30 CH

Ha un’azione simile a Gelsemium e si usa per l’ansia anticipatoria, molto frequente tra gli studenti. Il rimedio è indicato per i soggetti ansiosi, emotivi e ipocondriaci che hanno un’agitazione febbrile. Argentum continua a ripassare prima della prova e teme talmente tanto il momento dell’esame che vorrebbe evitarlo. Tuttavia, a differenza di Gelsemium è meno inibito. La fretta e l’ansia lo rendono inconcludente e la tensione emotiva si accompagna a diarrea, vertigini e gastrite nervosa con eruttazioni.
Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.

Aconitum napellus9 CH

Il rimedio agisce sulle crisi di panico improvvise e acute con palpitazioni, tachicardia e affanno e angoscia. Lo studente è fortemente ansioso e fobico.
Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.

Ignatia amara 9 CH

Il rimedio si utilizzase l’ansia deriva da una frustrazione e si esprime con uno stato d’animo più definito come irritabilità, angoscia e sensazione di nodo alla gola (bolo isterico che si manifesta nella tarda mattinata). Ignatia ha un’azione sia antidepressiva che calmante. Lo studente si sente agitato, sospira, ha sbalzi d’umore e la notte non dorme per le palpitazioni.
Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.

Phosphorus 30 CH

Il rimedio è indicato per gli studenti che accusano una tipica ansia che si accentua nelle ore serali accompagnata da alternanza tra eccitazione intellettuale e depressione con angoscia. Il soggetto è molto vulnerabile e quando si stanca mentalmente e fisicamente si scoraggia fino a perdere la concentrazione, diventando incostante nello sforzo intellettuale. Nei periodi di intenso studio tende a caricare molto stress e ad affaticarsi facilmente. La conseguenza è una forte astenia, soprattutto a ridosso dell’esame.
Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.

Phosphoricum acidum 15-30 CH

Si utilizza quando lo studente è fortemente esaurito dall’eccessivo affaticamento intellettuale; è debole, indifferente, taciturno, ha un indebolimento della memoria.
Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.

China rubra 7-9 CH

Rimedio utilizzato frequentemente nella cura dell’astenia che compare nei periodi di intenso studio (soprattutto durante l’estate), quando il soggetto è sovraeccitato a livello mentale e dorme poco la notte. I sintomi di China hanno un andamento ciclico. L’insonnia è una causa importante dell’astenia degli studenti che tendono a passare notti in bianco o a sostenere frequenti veglie notturne. Il sintomo è aggravato dal consumo di sostanze eccitanti (tè e caffè) volte a combattere la stanchezza e ad aumentare la concentrazione. La scarsa qualità del sonno determina irritabilità, calo dell’attenzione, lentezza, difficoltà nell’apprendimento e nella memorizzazione.
Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.

Nux vomica 15-30 CH

Rimedio utile quando lo studente nei periodi di impegno intenso ha un’alimentazione sregolata; spesso mangia davanti al pc o sui libri e abusa di sostanze eccitanti e stimolanti per sostenere la fatica. Nux vomica agisce come un antistress e cura sintomi quali le nausee, la diarrea alternata a stipsi ostinata, sonnolenza dopo i pasti e malessere gastrico con sensazione di “pietra sullo stomaco”.
Uso:
3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.

Baryta carbonica 15-30 CH

Rimedio indicato sia nel bambino che nell’adulto. Nel primo caso lo sviluppo intellettivo è tardivo: il bambino ha scarsa memoria, torpore mentale che blocca la concentrazione e difficoltà di apprendimento. Spesso i progressi scolastici si fermano per scarsa applicazione o per problemi legati alla dislessia. Nell’adulto il rimedio si utilizza efficacemente per difficoltà di concentrazione, perdita di memoria, confusione mentale e deficit intellettivo. Il soggetto Baryta carbonica è molto infantile e timido, ha scarsa fiducia in se stesso e difficoltà a relazionarsi con gli altri in modo sereno.

Nota: Tutti i rimedi elencati vanno presi in maniera preventiva prima della prova per almeno due volte al giorno e il giorno stesso dell’esame, al bisogno e con maggiore frequenza.

SALI DI SCHÜSSLER

Kalium phosphoricum D6 (fosfato di potassio)

Il rimedio agisce principalmente sul sistema nervoso e la mente. Si utilizza negli esaurimenti mentali e fisici causati dall’eccessivo sforzo mentale che determina una riduzione delle capacità di concentrazione e memorizzazione. L’affaticamento è accompagnato da cefalea, vertigini, spossatezza, angoscia e abbattimento. E’ presente anche insonnia da iperattività mentale con sonnolenza diurna. Uso: 1 o 2 compresse sublinguali, 2 o 3 volte al dì.Nei bambini fino a 10 anni utilizzare metà dose.


FITOTERAPIA

Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus Maxim) TM

Noto anche come ginseng siberiano, viene spesso erroneamente confuso con il Panax Ginseng. Pianta adattogena, antistress e immunostimolante, è molto utilizzata come tonico psico-fisico in caso di astenia e stanchezza, ridotto rendimento, difficoltà di concentrazione e convalescenze

La sua azione ottimale si esplica a livello dell’asse ipotalamo-ipofisi-ghiandole surrenali che si traduce in un aumento della resistenza dell’organismo agli stimoli stressanti; inoltre favorisce la memoria e le funzioni cognitive.
Uso: 20-30 gocce di TM 1-2 volte al dì in poca acqua, al risveglio.
Controindicazioni: per la sua azione cardiotonica è controindicato in caso di ipertensione, tachicardia, aritmia. Non somministrare in caso di diabete e febbre.
Effetti collaterali: l’utilizzo della pianta ad alti dosaggi e per periodi prolungati provoca insonnia, tremore alle mani, irritabilità ipereccitabilità e cefalea.
Raccomandazioni: l’Eleuterococco interagisce con i contraccettivi orali, con gli steroidi, con gli anticoagulanti, gli antibiotici e i sedativi. Non somministrare nelle ore serali, ai bambini, in gravidanza e in allattamento. Assumere solo dietro consiglio medico.

Rodiola (Rhodiola rosea L.)

Questa pianta, il cui nome deriva dai fiori gialli che emettono un odore simile a quello della rosa, è un concentrato di virtù: adattogena, energizzante e rinvigorente, antidepressiva e antistress; stimola le performance fisica e mentale, modula l’umore e aiuta la ripresa in caso di spossatezza legata a periodi di vita intensi e faticosi. Grazie alla sua capacità di innalzare i livelli di serotonina nel sangue, è particolarmente efficace per contrastare gli effetti nocivi del cortisolo, prodotto dai surreni in caso di stati di stress. Ottima pianta per gli studenti perché ha un’azione tonica e stimolante delle funzioni mentali, della concentrazione, della lucidità e della memoria, grazie alla capacità di indurre un aumento dei livelli di due importanti neurotrasmettitori: dopamina e noradrenalina.

Uso: da 180 a 300 mg pro dose di estratto secco, 1-2 volte al giorno,da assumere sotto forma di compresse o capsule, suddivisa in due dosi, una al mattino al risveglio e l’altra nel primo pomeriggio. Evitare la somministrazione nelle ore serali.
Controindicazioni:
non somministrare in gravidanza, allattamento e ai bambini.
Interazioni:
non assumere la Rodiola in associazione con antidepressivi, ansiolitici e barbiturici.
Effetti collaterali: la somministrazione di alte dosi per periodi prolungati può provocare irritabilità e insonnia.Assumere solo dietro consiglio medico.

Guarana’ (Paullinia cupana H.B. Kunth)

Il Guaranà, pianta originaria dell’Amazzonia, è utilizzata per le sue proprietà stimolanti e toniche del sistema nervoso centrale. I principi attivi che caratterizzano questa pianta sono le metil-xantine, ovvero la caffeina e la teofillina, le stesse contenute nel tè e nel caffè. E’ un rimedio molto indicato per gli studenti, soprattutto prima degli esami, poiché stimola le funzioni celebrali, l’attività intellettuale e combatte stanchezza e debolezza. E’ impiegata efficacemente anche in caso di emicranie da sforzo intellettivo e nelle nevralgie. Uso: 400 mg pro dose di estratto secco, 1-2 volte al giorno.
Tintura madre: 20-40 gocce in poca acqua, 1-2 volte al giorno. La posologia consigliata non deve superare i 9 mg di caffeina al giorno, per non più di 45 giorni consecutivi di trattamento.
Controindicazioni: non somministrare in gravidanza e allattamento, nei bambini e nei soggetti con ipertensione arteriosa, stati ansiosi, cardiopatie, ipertiroidismo, ulcera peptica, ernia iatale.
Effetti collaterali: la somministrazione di alte dosi può provocare ipereccitazione, palpitazioni, nausea, diarrea, ansia e nervosismo. Raccomandazioni: non assumere Guaranà dopo o durante i pasti, nelle ore serali e in concomitanza con caffè e tè. Assumere in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

Ginko Biloba (Ginko biloba L.)

E’ una delle più antiche piante conosciute e il suo nome, biloba, deriva dalla conformazione delle foglie divise in due lobi (bilobate). Il Ginko ha un’azione specifica sui vasi della circolazione venosa e arteriosa e sul microcircolo celebrale, vestibolare e distale; aumenta la vascolarizzazione dei tessuti e attiva il metabolismo energetico. Viene utilizzata per gli studenti e per l’applicazione mentale per la sua capacità di migliorare l’attività dei trasmettitori chimici del cervello, potenziando l’apprendimento, la memoria, l’acutezza mentale e l’abilità cognitiva.
Uso: 20-30 gocce di TM in poca acqua 1-2 volte al giorno, lontano dai pasti. Estratto secco: da 20 a 30 mg pro dose, 2 volte al giorno. Controindicazioni: non somministrare in gravidanza, allattamento e durante le mestruazioni.
Effetti collaterali: l’assunzione può provocare irritabilità, insonnia, diarrea cefalea, allergie, disturbi gastrointestinali.
Interazioni: il Ginko interagisce con anticoagulanti, antiaggreganti, contraccettivi orali, steroidi, sedativi ansiolitici, IMAO (antidepressivi). Non utilizzare in associazione con aglio, salice e vitamina E.
Raccomandazioni: è sconsigliata l’assunzione nel tardo pomeriggio o di sera poiché il Ginko può provocare insonnia ed aumentare l’eccitabilità nervosa e mentale. Assumere solo dietro consiglio medico.

Per l’ansia e tensione emotiva che interferiscono su concentrazione, assimilazione e memorizzazione:

MELISSA (Melissa officinalis L.) TM

Grazie alla sua azione tranquillante e antispasmodica, interviene in caso di ansia e preoccupazione per lo studio accompagnata da disturbi del sonno, palpitazioni, cefalea e somatizzazioni dello stress a livello dell’apparato gastrointestinale (dispepsia, gastralgie, colon irritabile). La Melissa dona benessere e tranquillità rilassando il Sistema Nervoso Centrale.
Uso: 20-30 gocce di TM in poca acqua 1-2 volte al giorno.
Controindicazioni: non somministrare in presenza di ipotiroidismo, terapia con ormoni tiroidei e nei soggetti affetti da glaucoma. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

Per l’insonnia legata all’agitazione per gli esami e le prove:

PASSIFLORA (Passiflora Incarnata L.) TM

Il rimedio è utile per gli stati d’ansia, per le palpitazioni, il nervosismo e lo stress che accompagnano lo studio e precedono gli esami. Negli studenti è indicata soprattutto per i disturbi del sonno legati alla tensione nervosa poiché la Passiflora, grazie alla sua azione sedativa e lievemente ansiolitica, non crea sonnolenza al risveglio e non procura dipendenza o assuefazione.
Uso: 20-30 gocce di TM in poca acqua prima di dormire.
Controindicazioni: non assumere in gravidanza e allattamento, in associazione con ansiolitici ed antidepressivi, psicofarmaci in generale, sonniferi e alcol.
Effetti collaterali: nausea, vomito, vertigini; in caso di sovraddosaggio si può verificare un effetto paradosso. Non somministrare nei soggetti ipersensibili o allergici. Assumere solo dietro consiglio medico.

GEMMOTERAPIA

Betulla (Betula verrucosa semi) MG 1 DH

Il macerato glicerico ricavato dai semi della Betula verrucosa ha un’azione tonica e stimolante a livello delle funzioni intellettive. Si utilizza efficacemente per le turbe della memoria, per l’astenia mentale, sia nell’anziano che nel giovane, e nelle difficoltà di concentrazione. E’ consigliata agli studenti nei periodi che precedono gli esami.
Uso: 30-40 gocce di MG in poca acqua al risveglio. Iniziare circa 30 giorni prima di prove o esami.
Controindicazioni: non somministrare in gravidanza, allattamento, nei soggetti con edemi, ridotta funzionalità cardiaca e renale e in presenza di allergia ai salicilati (ad es. Aspirina).
Interazioni: il rimedio interferisce con l’assunzione di FANS, diuretici, ipotensivi, anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici, barbiturici e altre sostanze psicoattive, sedativi, ansiolitici e antidepressivi.
Effetti collaterali: può provocare fenomeni allergici. Assumere solo dietro consiglio medico.

OLIGOTERAPIA

Manganese- Cobalto (Mn-Co)

I due oligoterapici agiscono in sinergia per trattare tutti i sintomi causati da distonie neurovegetative. Sono molto indicati per il soggetto ansioso, emotivo, astenico che soffre di cali di memoria e scarsa concentrazione a causa di ansia e stress. Il sonno è poco ristoratore, spesso con risvegli notturni. I sintomi sono quelli tipici della diatesi distonica: infiammazioni, disturbi cardiocircolatori, pesantezza agli arti inferiori, colite, ulcera gastro-duodenale, eczemi, herpes.
Uso: 1 fiala sublinguale a giorni alterni.

Dott.ssa Marta Chiappetta
Operatrice olistica
Web content
poesisnet@gmail.com

Dott. Rocco Carbone
Farmacista e Naturopata
www.naturafelicitas.it

 

 

La calendula

CALENDULA (Calendula Officinalis), famiglia delle Asteraceae.

Pianta biennale che cresce spontaneamente soprattutto lungo i cigli delle strade assolate o nei campi aperti fino a 600 m. di altitudine
È più diffusa nell’ Italia meridionale.

Ci sono due diverse ipotesi di origine del nome “calendula”
Una la fa derivare dal Latino  “calendae”, cioè “primo giorno del mese”, a indicare che fiorisce il primo giorno di ogni mese per tutto l’anno.
L’altra ipotesi è che derivi da “calendario”, poiché segna il ritmo del giorno aprendosi al mattino e chiudendosi al tramonto.

Fiore: è una infiorescenza a capolino cioè composta da un insieme di piccoli fiori compatti tra loro.  compaiono a maggio e novembre con colore variabile dal giallo all’arancione
Sono commestibili, con gusto amarognolo e leggermente salato; i petali si possono mangiare in insalata o canditi, i boccioli si usano come sottaceti

Foglie: lanceolate a margine intero o leggermente dentato, prive di picciolo, leggermente acuminate all’apice e di un bel colore verde chiaro.

Frutti: acheni di forme diverse: quelli posti più esternamente sono arcuati e con il dorso dentato, quelli medi hanno ali laterali e con una forma che ricorda una barca, quelli più interni ricordano dei lombrichi in quanto stretti e lunghi.

Fusto: ramificato e ricoperto da peluria

Radice: a fittone

Semi: numerosissimi e piccolissimi, germinano dopo due mesi dalla semina

Droga: le parti utilizzate in medicina sono i fiori e talvolta le foglie

Principi attivi:  oli essenziali con potente azione antinfiammatoria,  resine, acidi grassi, acido salicilico, saponina, carotenoidi, , triterpeni pentaciclici, flavonoidi, polisaccardi, fitosteroli e mucillagini.

Indicazioni terapeutiche:

- antinfiammatorie del decotto (mal di gola, gengiviti, punture di insetti, prurito, tosse ecc)
- anticoagulanti
- cicatrizzanti dell’ olio ( per ripulire piccole ferite o punti colpiti da herpes zoster)
- emollienti  dei prodotti cosmetici  (pelle secca, eritema, verruche)
- regolatorie di tintura madre e macerato glicerico,  nelle  mestruazioni disfunzioni dell’apparato genitale femminile, (aumenta le mestruazioni scarse e diminuisce quelle abbondanti).
- anti zanzare: infatti le zanzare non ne sopportano l’odore.