L’asma bronchiale è una patologia infiammatoria cronica delle vie aeree che provoca una serie di sintomi tra i quali quello principale è il broncospasmo, ovvero un’improvvisa contrazione delle fibre muscolari lisce della parete bronchiale. Il broncospasmo si associa ad un’ipersecrezione di muco denso provocando una difficoltà nel passaggio dell’aria nelle fasi di espirazione. L’andamento di questa patologia è sempre cronico, anche se i fenomeni clinici possono manifestarsi improvvisamente in alternanza con lunghi periodi di remissione. L’esordio della malattia può avvenire a qualsiasi età in relazione alle cause, anche se solitamente avviene nei primi 20 anni di vita. Tuttavia, sempre più frequentemente vengono segnalati casi di insorgenza tardiva, in età adulta o geriatrica: in questi quadri, l’asma risulta più severa e meno facilmente reversibile rispetto alla comparsa della patologia nelle fasce d’età più giovani. I sintomi sono chiari ed evidenti: durante la crisi, definita accesso asmatico, il soggetto è prostrato e sofferente, manifesta un senso di costrizione toracica con dispnea, “fame d’aria”, tosse stizzosa e non produttiva. A volte, nella fase terminale dell’attacco, avviene l’espettorazione di abbondante secreto mucoso e denso, che procura un sensibile sollievo respiratorio. In alcuni casi, la tosse rappresenta la principale, se non l’unica, manifestazione clinica dell’asma. Il soggetto è angosciato, il colorito è terreo e la cute è bagnata da sudore freddo; qualsiasi movimento, anche il solo parlare, costa grande fatica e l’asmatico cerca di concentrare tutte le sue energie nel tentativo di respirare. La crisi è accompagnata da fischi, sibili e battito cardiaco accelerato (tachicardia). In tutte le sue diverse manifestazioni, l’asma si accompagna sempre ad un’iperattività bronchiale che caratterizza tutta la vita del soggetto.
La patologia asmatica è causata da molteplici fattori (genetici, allergici, emozionali, professionali, farmacologici) e viene distinta in due forme: l’asma allergica (atopica o estrinseca), che si manifesta generalmente già nell’infanzia e si associa spesso ad altre patologie allergiche come le riniti, gli eczemi e l’orticaria. In questa forma l’andamento è stagionale e l’insorgenza è legata agli allergeni coinvolti nel periodo della fioritura (ad esempio i pollini); in alcuni casi la crisi asmatica è causata da altri agenti esterni con cui il soggetto entra in contatto come polveri di casa, peli di animali ecc. Anche un clima fortemente secco o umido può scatenare un accesso asmatico.
L’asma non allergica (detta idiosincrasica o intrinseca) è tipica dell’età adulta: c’è una predisposizione individuale di base, ma le cause determinanti della patologia sono le infezioni da virus e batteri (influenza, bronchite, pertosse, morbillo) e l’inquinamento ambientale. Altre cause importanti sono quelle professionali (inalazione di sostanze irritanti), l’assunzione di farmaci (acido acetilsalicilico) e lo sforzo fisico. Alcuni fattori meccanici (attività sportiva, ridere eccessivamente, assumere cibi freddi) ed emotivi (stati d’ansia o di rabbia) e altre patologie, come il reflusso gastroesofageo, possono scatenare l’attacco.
La sintomatologica asmatica è legata anche ad un complesso simbolismo psicosomatico. Il meccanismo del broncospasmo riflette lo schema psicologico-affettivo del soggetto preso in carico dal corpo, poiché l’aria che egli tenta di trattenere corrisponde al nutrimento che ci permette di vivere, quindi è strettamente correlato all’elemento materno. Infatti, il problema centrale dell’asmatico è legato ad un’eccessiva e non risolta dipendenza dalla madre, o da chi la rappresenta. In questa dinamica complessa, la madre manifesta un amore ambivalente: in modo quasi impercettibile, fa capire al figlio che all’interno del legame ci sono delle regole che lei ha stabilito e che lui non deve oltrepassare; se ciò dovesse avvenire, la conseguenza sarebbe la sospensione di quell’amore vitale, simboleggiato dall’aria. Ogni qualvolta il soggetto cerca di mettere in atto una scelta autonoma, si attiva la paura arcaica di essere privati dell’aria/amore: la crisi asmatica scatta per cercare di trattenere quanta più aria possibile. Ma più questa viene trattenuta, più è impossibile l’ingresso di altra aria, per questo il soggetto ha la reale percezione del soffocamento. L’asmatico ha vissuto in un ambiente carico di tensioni e di aspettative continue, dove il rimprovero costante di deluderle ha invaso l’aria, anche senza essere mai stato pronunciato.
La medicina alternativa utilizzata per trattare l’asma non si contrappone né tenta di sostituirsi a quella convenzionale ma, al contrario, attraverso la sinergia dei due approcci diventa uno strumento completo di cura e prevenzione orientato alla persona e alla sua costituzione psicofisica, utilizzando rimedi che non aggiungono effetti collaterali ai già gravosi sintomi e gestiscono la patologia anche dal punto di vista della prevenzione.
Antimonium tartaricum 5 CH
È uno dei più importanti rimedi omeopatici per l’asma; la sua sfera d’azione è sull’apparato respiratorio, con tutte le patologie ad esso correlate (bronchiti acute e croniche, broncopolmoniti ecc.) e sulla cute. L’asma di Antimonium si presenta con una forte ostruzione bronchiale, dispnea, ipersecrezione di grandi quantità di muco denso difficili da espettorare. Il soggetto è pallido, prostrato, ha gli occhi cerchiati da occhiaie bluastre; la tosse è scarsa, con rantoli e respiro affannoso. I sintomi peggiorano con il calore e stando distesi mentre migliorano con l’espettorazione e se il soggetto si siede. L’asma si presenta sia nei bambini che negli anziani; quest’ultimi, in particolare, sviluppano delle turbe respiratorie croniche accompagnate dalla triade di sintomi prostrazione-pallore e sonnolenza. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.
Kalium carbonicum 9-15CH
Il rimedio ha un’azione generale su tutte le mucose (respiratorie, digestive, genitali), sul sistema circolatorio, articolare e nervoso centrale. La crisi asmatica si presenta principalmente di notte (tra le 2 e le 4 del mattino) con dispnea, respirazione è faticosa, fischiante e sibilante, tosse incessante e violenta con secrezioni espulse bruscamente in piccole masse grigiastre e sensazione di dolore alla base polmonare destra. I sintomi peggiorano con il freddo e migliorano stando seduti, piegati in avanti con i gomiti appoggiati alle ginocchia. I soggetti Kalium carbonicum si ammalano facilmente alle vie respiratorie, sono ansiosi per tutto e manifestano una sindrome depressiva con ipersensibilità alle stimolazioni esterne. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.
Blatta orientalis 5-7-9CH (forma acuta) o 15-30CH (forma cronica)
Il rimedio si utilizza nelle bronchiti asmatiformi acute, con notevole ostruzione bronchiale, a volte accompagnate da febbre. La crisi asmatica si presenta con respiro ansimante, dispnea migliorata dall’espettorazione, accumulo di muco, rantoli e sibili. I sintomi sono scatenati o aggravati da allergeni come muffe, polveri di casa, umidità o provocati da uno sforzo. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì nella fase acuta; 3 granuli sublinguali mattina e sera nella forma cronica.
Ipeca 5-7CH
Il rimedio ha un’azione generale a livello delle mucose dell’apparato respiratorio e digestivo; indicato per bronchiti acute, bronchioliti e pertosse. L’asma di Ipeca si manifesta con tosse spasmodica accompagnata da nausea e vomito, rantoli e sibili, ipersalivazione, senso di soffocamento e eccesso di muco nei bronchi che il soggetto non riesce ad espettorare. La lingua è pulita o scarsamente patinosa. La forma asmatica di questo rimedio è cronica, torna periodicamente ogni anno e rende il soggetto debole, pallido e senza forze. I sintomi peggiorano con il movimento e il freddo, mentre migliorano con il riposo e all’aria aperta. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.
Arsenicum album 7-9CH
Nella clinica omeopatica è il rimedio d’elezione per l’asma e si utilizza per le crisi asmatiche prevalentemente notturne, con tosse secca e scarsa, che peggiorano stando sdraiati o tenendo la testa bassa, con il movimento e con l’aria fredda. Il soggetto che corrisponde al rimedio vive le crisi con ansia e angoscia, desidera muoversi e camminare, teme di morire soffocato; il viso è segnato da occhiaie profonde. L’asma migliora stando seduto o piegandosi in avanti. Spesso i disturbi asmatici si alternano a quelli cutanei (eruzioni). Arsenicum album viene prescritto spesso per l’asma periodica degli anziani. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.
Drosera 7-9CH
Questo rimedio agisce su varie affezioni, in particolare su quelle dell’albero respiratorio come laringiti, tracheobronchiti, pertosse. La crisi d’asma si presenta soprattutto la notte con tosse secca, spasmodica e soffocante con senso d’oppressione o dolore al petto come se “l’aria fosse trattenuta e non potesse essere espirata”. Spesso si verifica un’irritazione catarrale a livello della laringe con sensazione di solletico o di corpo estraneo che provoca lo stimolo della tosse; quest’ultima si accentua parlando velocemente, ridendo o cantando. I sintomi migliorano con il movimento e con la pressione delle mani, in presenza di dolori costali o addominali provocati dalla tosse. La crisi può essere accompagnata da segni concomitanti come cianosi del volto e febbre con cefalea costrittiva.
Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.
Sambucus nigra 5-7CH
Il rimedio agisce principalmente sull’apparato respiratorio, in particolare su quello dei bambini: una laringite stridula sveglia bruscamente il malato di notte con un senso di soffocamento e una tosse improvvisa e dispnoica, sudorazione profusa che cessa quando il soggetto si riaddormenta. Il sintomo migliora stando seduti e peggiora a testa bassa e con l’aria fredda e secca. Sambucus può presentare anche una forma di rinite con ostruzione nasale. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.
Dulcamara 5CH
Dulcamara si utilizza per i soggetti estremamente sensibili al tempo umido nei quali le crisi d’asma sono scatenate dall’umidità, soprattutto quella conseguente ad un periodo di caldo, all’esposizione al freddo umido e al tempo piovoso o nebbioso. Il soggetto si raffredda facilmente dopo aver sudato o essersi bagnato. La crisi asmatica si accompagna a tosse secca, roca, abbaiante, con difficoltà respiratoria e espulsione di muco che spesso resta nell’ipofaringe costringendo il malato a raschiarsi la gola. Spesso l’asma compare in associazione al raffreddore e alla febbre da fieno che si verifica tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Uso: 3 granuli sublinguali da 1 a 3 volte al dì.
Poumon Histamine 15CH
Questo bioterapico contiene numerosi mediatori delle allergie e delle infiammazioni ed è quindi indicato nella regolazione dei meccanismi della reazione allergica, in particolare a livello delle vie respiratorie. Si utilizza per asma, allergie respiratorie e cutanee. Uso: 3 granuli sublinguali da 1 a 3 volte al dì.
FITOTERAPIA
ELICRISO (Helichrysum italicum G. Don) TM
La pianta ha un’azione balsamica, spasmolitica bronchiale, sedativa della tosse e antiallergica. E’ indicata nell’asma, specie nella forma allergica, nelle bronchiti catarrali, nelle riniti e nelle irritazioni cutanee di origine allergica. Uso: 20 gocce di TM in poca acqua da 1-2 volte al giorno, al risveglio. Evitare l’uso nelle malattie occlusive delle vie biliari, in gravidanza e allattamento. Assumere solo dietro consiglio medico.
PIANTAGGINE (Plantago major L.) TM
Questa pianta trova applicazione nelle infiammazioni dell’apparato respiratorio e ha proprietà antibatteriche, espettoranti e sedative. Grazie alla presenza del glucoside aucubina, contenuto nelle foglie fresche, la Piantaggine ha anche un’azione antiallergica e decongestionante. E’ indicata in caso di asma allergica, bronchite asmatiforme, rinite. Uso: 30 gocce di TM in poca acqua 1-3 volte al giorno. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.
GEMMOTERAPIA
VIBURNO(Viburnum Lantana L.)MG 1DH
Il Viburno si utilizza nell’asma bronchiale, anche allergica, in tutte le sue forme (episodica, intermittente, periodica, continua), nella bronchite cronica asmatiforme, nella dispnea sibilante. Ha un’azione broncodilatatrice e regola il tono bronchiale. Utile l’associazione con Ribes Nigrum gemmoderivato.Uso: 30-40 gocce di MG in poca acqua ogni sera. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.
RIBES NERO (Ribes nigrum L.) MG 1DH
Il Ribes nero è il gemmoterapico d’elezione per le sindromi allergiche: esso agisce al livello della corteccia surrenale e ha un effetto cortisonico-simile. E’ indicato per riniti, congiuntiviti, faringiti, laringiti, asma bronchiale, dermopatie allergiche, bronchiti, orticarie. Controindicazioni: in soggetti predisposti può provocare un aumento della pressione arteriosa. La foglia di Ribes nero ha un’azione diuretica, pertanto è sconsigliata la somministrazione in associazione con diuretici per l’insufficienza cardiaca o renale. Uso: 30 gocce di MG in poca acqua 1-2 volte al giorno, preferibilmente al mattino. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.
OLIGOTERAPIA
Manganese (Mn) Zolfo (S) e Fosforo (P)
L’oligoterapia inquadra l’asma all’interno della diatesi allergica (detta anche “del Manganese”) che interviene in tutte le patologie di tipo allergico come riniti, eczema, asma, orticaria. Il Manganese ha un’azione desensibilizzante, lo Zolfo è indicato in tutte le forme d’asma mentre il Fosforo è coadiuvante nel trattamento degli spasmi respiratori. Uso come preventivo: Manganese, 1 fiala alla settimana per 2 mesi; Zolfo, 1 fiala 3 volte alla settimana per 2 mesi; Fosforo, 1 fiala 3 volte alla settimana per 2 mesi. Nella fase acuta: Manganese, 1 fiala alla settimana; Zolfo, 1 fiala al giorno; Fosforo, 1 fiala al giorno.
SALI DI SCHÜSSLER
Kalium sulfuricumD6
Rimedio indicato per bronchiti catarrali con espettorazione gialla, acquosa e appiccicosa che peggiora la sera e negli ambienti chiusi e caldi. E’ utile per tutte le infiammazioni croniche (bronchiti, faringiti, laringiti) e facilita l’escrezione e la disintossicazione. Uso: 1 o 2 compresse sublinguali, 2 o 3 volte al dì.
Natrium sulfuricum D6
Questo rimedio si utilizza per l’asma e il raffreddore scatenati dall’umidità e dallo sforzo fisico; la tosse è dolorosa e accompagnata da dispnea, rantoli e muco giallo/verdastro che ostruisce il torace. Uso: 1 o 2 compresse sublinguali, 2 o 3 volte al dì.
Marta Chiappetta e Rocco Carbone