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Squilibrio ormonale femminile: i sintomi da non sottovalutare

Gli ormoni sono delle particolari molecole deputate all’invio dei più svariati segnali in qualunque parte del nostro corpo e, per questo, il sistema endocrino può influenzare ciò che avviene anche a livello di organi e apparati con cui non risulti in stretta correlazione.
In altre parole, gli ormoni sono messaggeri chimici che giocano un ruolo fondamentale in ogni funzione dell’organismo, come metabolismo, crescita, fertilità e libido sessuale, e influenzano processi fisici (peso corporeo) e psicologici (tono dell’umore) e, di conseguenza, gli squilibri ormonali possono determinare tanti e svariati disturbi e patologie, in grado di minare la qualità della vita.
Eccessiva stanchezza, chili di troppo, brufoli comparsi dal nulla?
Ecco solo alcuni dei possibili sintomi da non sottovalutare, causati potenzialmente da questi squilibri.
Tuttavia, in alcuni casi, si attribuiscono i disturbi più disparati a disfunzioni ormonali, anche quando le cause reali di talune patologie vanno cercate altrove.
Ma come riconoscere i sintomi degli squilibri ormonali?

Tra i principali sintomi di uno squilibrio ormonale è sicuramente annoverata l’acne: benché gran parte delle donne registri la presenza di qualche brufolo durante il periodo mestruale, in funzione delle variazioni ormonali fisiologiche causate dal ciclo, è opportuno ricordare che l’acne cronica, persistente e sempre più diffusa anche nella donna adulta, è causata da un anomalo funzionamento degli androgeni, ormoni sessuali maschili (testosterone), che determinano anche un’eccessiva produzione di sebo (pelle grassa) e la comparsa di peluria sul volto e, più in generale, l’irsutismo; inoltre, squilibri ormonali che interessano gli androgeni possono evolvere in sindrome dell’ovaio policistico e/o mestruazioni assenti (amenorrea) o irregolari.
Questi squilibri possono essere causa di disturbi del sonno: infatti, una deplezione di progesterone, ormone sessuale femminile dall’azione rilassante, tipica dei giorni precedenti le mestruazioni e del post-partum, può determinare difficoltà nel conciliare il sonno.
Inoltre, l’affaticamento e la stanchezza cronica possono costituire i sintomi derivanti da uno squilibrio ormonale causato da basse concentrazioni di ormoni tiroidei (ipotiroidismo) e cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress”, che a sua volta può produrre disturbi gastrointestinali, quali infiammazione, dolore addominale e stitichezza.

In caso d’ipotiroidismo, si assiste generalmente anche a un aumento repentino del peso corporeo, poiché gli ormoni tiroidei controllano il metabolismo energetico dell’organismo.
Anche la sensazione di fame costante può essere causata da uno squilibrio ormonale: è noto come la mancanza di sonno sia correlata all’incremento della sintesi di un ormone, la grelina, responsabile della regolazione del senso di sazietà e, al contrario, a ridotti livelli di leptina, molecola che regola l’appetito.
Poi, un particolare squilibrio ormonale, ovvero quello legato all’insulina, ormone
che controlla la concentrazione di
glucosio (glicemia) a livello ematico e
la cui carenza conduce all’insorgenza
del diabete, può manifestarsi con
sintomi tipici, quali sete eccessiva e
necessità continua di urinare.
Anche sintomi che riguardano la sfera
emotiva possono essere legati a squilibri
e anomalie relative all’azione degli
ormoni: sbalzi di umore e depressione
possono essere sintomi di alterazione,
soprattutto se si realizzano in prossimità
del periodo mestruale o nel corso di
una gravidanza o della menopausa.
Nel corso della menopausa, infatti, si
assiste a una fisiologica deplezione di
estrogeni e i sintomi sono rappresentati
dalla secchezza vaginale, disturbo
che incrementa il rischio d’infezioni
vaginali e può ridurre la qualità della
sessualità, perdita della libido, ovvero
ridotto desiderio sessuale, e ridotta
densità dei tessuti molli dei seni. Al
contrario, elevati livelli di estrogeni
possono produrre un incremento della
sensibilità e del dolore al seno e, in
casi più gravi, promuovere l’insorgenza
di tumori, fibromi e cisti.
Altri sintomi di possibili squilibri ormonali
nella donna sono rappresentati
da perdita di capelli, sudorazione
eccessiva e mal di testa/emicrania.
In presenza di questi segni, è bene
non far finta di nulla! Il consiglio è sempre
quello di parlarne con il proprio
medico di fiducia, che saprà indicare
gli esami da eseguire per valutare la
presenza di eventuali squilibri e proporre
la terapia migliore per ritrovare
il giusto benessere

Progetto senza titolo (6)

Dott.ssa Elisabetta Ciccorella, Farmacista
www.pazienti.it

SOLE DI PRIMAVERA: COME PROTEGGERSI

La prima esposizione è in piscina?
Al mare? Ovunque sia, la regola N. 1 è proteggersi!
I popoli antichi lo veneravano come la massima tra le divinità: il sole, fonte di luce e di calore è da sempre il simbolo della vita, dell’energia e della forza.
E questo rituale si rinnova ogni primavera/estate. Prendere il sole vuole dire “trasformarsi”, grazie a quel colore dorato della pelle che è segno di vacanza, di novità, di benessere, di vitalità e di bellezza.
Luminosa, ambrata e seducente: così deve essere l’abbronzatura perfetta a cominciare dalle prime giornate primaverili.
Ma il requisito essenziale è che la pelle sia sana.
Non dimenticarlo è importante, soprattutto ad inizio stagione, quando l’entusiasmo per il sole è al massimo, ma le difese della pelle – intorpidite dai mesi invernali – sono al minimo.
Per questo motivo le adoratrici del sole devono dedicare particolari cure alla loro epidermide perché tanto i suoi raggi sono preziosi per la salute (fissano nell’organismo la vitamina D), tanto possono trasformarsi in pericolo.
Insomma, soddisfare sì la voglia di “colore” rispettando, però, le raccomandazioni dei medici, che esortano a difendersi dagli effetti nocivi degli UVA e UVB, ricordando che l’esposizione eccessiva al sole favorisce – oltre all’invecchiamento cutaneo – lo sviluppo di tumori della pelle come epiteliomi o melanomi.

Attenzione!

• Evitare le ore di massima irradiazione, tra le 11 e le 14 (soprattutto in estate), ed esporsi al sole in modo graduale, dando la possibilità alla pelle di difendersi attraverso l’abbronzatura.

• Usare creme solari con fattore di protezione superiore a 30, meglio se 50, rinnovando l’applicazione dopo due ore o anche prima se si fanno bagni. Usarle in quantità adeguata. Anche le creme a schermo totale, proteggono
solo parzialmente.

UN ETERNO SPLENDORE
Il nemico numero uno delle donne è l’età.
Non importa quanti anni si hanno, basta non dimostrarli!
Se un’abbronzatura dorata dona un aspetto più sano e luminoso, una sbagliata danneggia la pelle invecchiandola precocemente rendendola spenta ed opaca.
I primi fine settimana trascorsi al mare, in piscina o all’aria aperta vanno sfruttati per cominciare a preparare la pelle all’abbronzatura.
In questo modo, si conquista subito un’aria più sana, arrivando alle vere vacanze pronte a sfruttare in pieno il sole.
Qualche altro suggerimento in merito?
Ne parliamo con la Dottoressa Paola Caminiti, Medico Estetico a Milano
e a Saronno (VA).

LA TINTARELLA VIEN MANGIANDO GLI ALIMENTI GIUSTI
“Almeno un mese prima di esporsi al sole – suggerisce la Dottoressa Paola Caminiti – si può iniziare a proteggere la pelle dall’interno con un integratore che aumenta e rinforza le difese naturali della pelle.
Le difese naturali necessitano di tempo per essere attivate e stimolate: per questo motivo “l’integrazione”, prima e dopo l’esposizione al sole, prepara l’epidermide, la protegge dai raggi solari e prolunga la durata e la qualità dell’abbronzatura”.
Ma la tintarella comincia anche dalla tavola.
Il modo più facile e veloce per riconoscere i cibi alleati dell’abbronzatura, è guardare il loro colore: i frutti e le verdure arancioni o rossi sono ricchi di betacarotene e vitamina A che favorisce la produzione nell’epidermide
della melanina per donare il classico colore ambrato alla cute.
Le vitamine e minerali presenti nella frutta e nelle verdure della dieta, non solo promuovono l’abbronzatura, ma favoriscono anche il sano mantenimento della pelle e dei tessuti. Via libera anche a melanzane, cipolle e broccoli, ricchi di antiossidanti naturali. Sì all’olio di oliva extravergine crudo poiché aiuta l’assorbimento del betacarotene.
“Il segreto – continua la Dottoressa Paola Caminiti – per dare uno sprint alla tintarella, è integrare il più possibile alla dieta cibi come carote, peperoni, pomodori, zucca, frutti di bosco, arance, pesche, albicocche, fragole, ciliegie,
cocomeri e meloni gialli. Ottimi anche cicoria, lattuga, sedano e kiwi. Anche se la vitamina C tende a rallentare l’abbronzatura, è meglio integrarla nella dieta: non solo alzerà le barriere immunitarie, ma è anche un ottimo antiossidante per contrastare l’invecchiamento della pelle”.

Ma perché è importante nutrire la pelle al mare per un’abbronzatura
sana?
“I raggi solari contribuiscono alla formazione dei radicali liberi – sottolinea la Dottoressa Paola Caminiti – si tratta di frammenti di molecole, molto instabili, che possono danneggiare tutte le cellule del corpo, procurando uno stress ossidativo anche al DNA e può comportare la formazione di rughe”.


Non basta comunque aver pensato in anticipo all’abbronzatura.
Aggiunge in proposito la Dottoressa Caminiti: “A seconda del fototipo (la reazione della pelle all’esposizione alle radiazioni UV) si dovrà usare un filtro antisolare ad alto, medio o basso fattore protettivo. Basso per chi ha la pelle scura e resistente, medio per le carnagioni chiare, alto se si è molto sensibili. Queste indicazioni valgono pure per l’uomo, anche se la pelle maschile è meno fragile di quella femminile. Inoltre se si ama nuotare, sarà bene scegliere un filtro antisolare waterproof. Ma anche per chi, senza essere un nuotatore appassionato, si rinfresca con frequenti tuffi e docce, il “waterproof” diventa necessario e va applicato ogni tre-quattro ore. Non va dimenticato che l’impatto iniziale col sole, sarà determinante per tutta l’estate e che le creme solari non servono per stare più a lungo al sole, ma per starci in modo più corretto. Anche le magliette colorate possono costituire un ottimo filtro solare”.


IL SIMULATORE DI COLORITO DA SPIAGGIA
“Altra possibilità – osserva la Dottoressa Paola Caminiti – è l’autoabbronzante che dà subito un bel colore grazie ad una reazione chimica che avviene nella cute. Va steso in modo accurato in piccole quantità ed in modo uniforme (per evitare che la pelle si abbronzi a chiazze di diversa intensità) una o due volte la settimana. Gli autoabbronzanti non aumentano le difese della pelle e quindi ci si può trovare nella spiacevole situazione di scottarsi, pur essendo colorite. Anche le lampade sono utili per stimolare la melanina: le cellule che la producono, addormentate dalla pausa invernale, si risveglieranno”

PER I PICCOLI MASSIMA PROTEZIONE
I buoni effetti del sole sui bambini sono tanti ed insostituibili: aiutano a crescere e rinforzano le ossa. Ma la loro pelle, delicata e sensibile, rischia anche molto: eritemi, scottature e spellature. E più il bambino è piccolo, più è indifeso. Per
questo va protetto con tutte le attenzioni possibili. Per prima cosa, la sua esposizione al sole deve essere lenta e graduale.
Puntualizza la Dottoressa Paola Caminiti: “Soprattutto nei bambini è fondamentale evitare le ustioni solari, che costituiscono il principale fattore di rischio per il melanoma che può insorgere a distanza di decenni dalle scottature solari.
Fategli prendere sole soltanto nelle prime ore del mattino e alla sera dopo le cinque, quando i raggi sono meno intensi. Coprite sempre la testa e non lasciatelo mai a lungo fermo sotto il sole. Infine, proteggetelo con un
prodotto solare di ottima qualità”.

LA TINTARELLA CHE NON PIACE ALLA TESTA
Lavaggi frequenti, overdose di ultravioletti, bagni prolungati in acqua di mare o in piscina. Tutto sembra congiurare contro la bellezza e la salute dei capelli.
Compreso il fatto che il vento, in riva al mare, trasporta la salsedine e solleva la sabbia, altri nemici della chioma. E’ bene agire con anticipo proteggendo la capigliatura prima e durate le esposizioni con prodotti mirati.

 

a cura di Stefania Bortolotti

Le 12 regole d’oro per prevenire i tumori

1. Non fumate: il 30% di tutti i tumori è collegato al consumo di tabacco. Non
consentire che si fumi a casa vostra.

2. Moderate il consumo di alcol: l’unica vera bevanda indispensabile per
l’organismo è l’acqua. E’ necessario berne almeno 1,5/2 litri al giorno.

3. Seguite una dieta sana ed equilibrata: consumate regolarmente frutta e
verdura; limitate i cibi molto calorici, evitate le bevande zuccherate; evitate le carni conservate; limitate le carni rosse; limitate i cibi ricchi di sale.

4. Praticate attività fisica moderata ogni giorno.

5. Mantenete un peso corporeo sano: l’obesità e l’elevata assunzione di
grassi costituiscono importanti fattori di rischio da evitare.

6. Non utilizzate lampade solari ed esponetevi al sole correttamente: in questo modo è possibile ridurre il rischio di melanoma e di altri tumori cutanei.

7. Proteggetevi dalle malattie sessualmente trasmissibili.

8. Evitate l’uso di sostanze dopanti: steroidi anabolizzanti comportano un aumento del rischio di tumori, in particolare a fegato, prostata e reni.

9. Fate partecipare i vostri bambini ai programmi di vaccinazione per: Epatite virale B, per i neonati, Papillomavirus (HPV), per gli adolescenti.

10. Allattare al seno riduce il rischio di cancro.

11. La terapia ormonale sostitutiva in postmenopausa può aumentare il rischio di tumore.

12. Partecipate ai programmi di screening organizzati di diagnosi precoce per: tumori del colon-retto, tumori della mammella, tumori della cervice uterina.

Quattro esercizi per combattere il mal di schiena

Per prevenire il mal di schiena, è fondamentale prestare attenzione alla postura che assumiamo quando siamo seduti alla scrivania, soprattutto mentre lavoriamo al computer.
È importante non sbilanciare mai il corpo in avanti o di lato, tenere la schiena dritta in modo da formare con il bacino un angolo retto, appoggiarsi bene allo schienale, rilassare le spalle ed evitate di incassare la testa.
E soprattutto: mai ingobbirsi!

Ma se questi sono i consigli principali, non dimentichiamo che anche un po’ di esercizio fisico può aiutare a sciogliere i muscoli della schiena, del collo e delle gambe, facendo però attenzione a scegliere un programma di allenamento che sia consono alla propria forza e forma fisica.
Esagerare, anche in questo caso, non sarà di certo salutare.

Se il tempo per l’attività fisica è misurabile con il contagocce, sfruttate le ore che avete disponibili per mettere in pratica alcuni esercizi utili per combattere il mal di schiena: pochi, semplici… ma efficaci! ;)

Esercizio 1
Il primo esercizio si rivela molto utile per alleviare i dolori che colpiscono la zona cervicale. Da posizione seduta, distendete un braccio verso il basso e afferrate la sedia. L’altra mano, invece, portatela sull’orecchio opposto a essa, passando sopra la testa. A questo punto, con l’aiuto del braccio, piegate in modo molto dolce il capo verso la spalla. Basterà tenere questa posizione per alcuni secondi, e ripetere l’esercizio da entrambi i lati: così è possibile prevenire eventuali dolori muscolari dati da una postura scorretta.

Esercizio 2
Nel momento in cui vi concedete una pausa davanti alla macchinetta del caffè, approfittatene per mettere in pratica un esercizio utile per scongiurare dolori lombari e sacrali.
Dalla posizione eretta, sollevate i talloni e, successivamente, mentre i talloni tornano a terra, sollevate anche le punte.
Ricordate di accompagnare il movimento portando ritmicamente il busto avanti e indietro e, se possibile, poggiate le mani su una superficie piana, per svolgere il tutto in perfetta sicurezza.
Senza accelerare i movimenti, eseguite l’esercizio per 15-20 volte: sarà molto utile anche per migliorare la circolazione sanguigna, che può influire positivamente nel mantenimento del benessere dell’apparato muscolo-scheletrico.

Esercizio 3
Esistono poi esercizi molto semplici che potrebbero sembrare a tratti inutili ma che, in realtà, apportano numerosi benefici alla salute generale della schiena e della colonna vertebrale.
Per rafforzare gli addominali, così come i muscoli lombari, appoggiate il palmo delle mani sul tavolo della scrivania, esercitando una leggera pressione verso il basso per circa 10 secondi.
Ripetete l’esercizio 4-5 volte: noterete i benefici, non dubitate! :D

Esercizio 4
Infine, i più diligenti potranno dedicarsi a un ultimo esercizio, comodamente seduti sulla sedia. Divaricate le gambe e portate le braccia dietro la schiena, premendo le mani nell’area lombare: a questo punto, “aprite le spalle” e “chiudete le scapole”.
Notate un rilassamento muscolare?

Avete appena letto un breve estratto da un interessante articolo scritto dal Dottor Lorenzo Bichi, Fisioterapista, in collaborazione con www.pazienti.it!
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È primavera! Consigli per ritrovare una sforma smagliante…

È arrivata la primavera!
Via gli abiti pesanti e dritte davanti allo specchio.
Ecco alcuni consigli per ritrovare una forma smagliante…

Non è un segreto che l’amica più fedele della bellezza è la routine, proprio perché scandisce, con la sua ripetitività (essenziale per mantenersi belle ed in forma), i gesti quotidiani per la cura del viso e del corpo. Ma quante se ne ricordano e la praticano? E’ più facile, invece, che la pigrizia prenda la mano, soprattutto d’inverno, complici abiti e calze coprenti, cibi calorici ed una certa sedentarietà legata soprattutto al clima, che poco invoglia alle sedute in palestra e alle salutari nuotate in piscina.

Per fortuna – e a questo punto è proprio il caso di dirlo – c’è la primavera con i suoi abitini leggeri, le calze velatissime, le braccia scoperte e le gambe in vista. In un mese di entusiasmo si può conquistare una forma invidiabile. E i primi risultati si vedono già dopo pochi giorni, proprio partendo dal viso messo a dura prova da freddo e smog.

Ne parliamo con il Dottor Dario Tartaglini, Direttore Sanitario di BETAR MEDICAL, Centro Specializzato in Medicina Estetica di Milano, che afferma: “Le italiane non hanno paura del tempo che passa, ma del bisturi sì. E non solo perché decisamente più invasivo, ma anche per i risultati spesso poco naturali”. Le “punturine”? Promosse, ma quasi sconosciute o note solo “per sentito dire”…

Viso splendente
“I filler per il viso – dice lo specialista – sono sostanze (per lo più a base di acido ialuronico) iniettate nel derma lungo i solchi creati dalla rughe, per riempirli, con un effetto “stirante”. Riassorbiti dalla pelle in 4-6 mesi, offrono risultati naturali e sono quasi privi di effetti collaterali”.

Labbra al “bacio”
Ci sono persone che nascono con labbra molto sottili, poco disegnate o asimmetriche ed altre che non hanno nulla di tutto questo, ma vorrebbero comunque renderle più carnose. “Per aumentare il volume – continua Tartaglini – sempre rispettando le proporzioni e l’espressività del viso, la soluzione migliore sono i filler dermici creati appositamente per questa parte del viso, cioè sostanze che, iniettate direttamente nel vermiglio, correggono l’inestetismo”.

Décolleté in vista
Piccole rughe diffuse e più accentuate in alcune zone, a formare una specie di raggiera al centro del petto. E’ l’aspetto tipico del décolleté dopo i 40 anni, soprattutto in chi ha preso tanto sole senza protezione, oppure ha la l’epidermide delicata. Pelle che d’inverno è stata anche messa a dura prova da docce e bagni caldi che favoriscono il rilassamento dei tessuti. Si tratta di un inestetismo che “pesa”, quando la zona è in bella vista. “Infiltrazioni di un particolare tipo di acido ialuronico – osserva l’esperto – studiato in modo specifico per migliorare la qualità della pelle e favorire l’idratazione dei tessuti, che risultano più distesi, può essere un valido aiuto nella soluzione di questo antiestetico problema”.

Braccia toniche
Le braccia sono una delle parti del corpo più a rischio di cedimenti per un processo naturale dovuto al passare del tempo e alla forza di gravità. Con i vestiti ed i golfini leggeri arrivano anche le “prime” mezze maniche e le braccia devono essere impeccabili. “Grazie alla radiofrequenza (per tonificare) alternata ai raggi infrarossi (per eliminare i liquidi in eccesso) – sottolinea Tartaglini – è possibile ottenere un “effetto tensore” della pelle, programmando un ciclo di sedute due volte l’anno”.

Ventre perfetto
Un altro punto da tenere sotto controllo è il ventre, perché la pigrizia invernale favorisce sia l’indebolimento della muscolatura, sia accumuli di adipe e depositi di cellulite. “L’accumulo di grasso – prosegue l’esperto – a livello dell’addome è uno dei difetti più comune in entrambi i sessi. Non necessariamente si associa ad un sovrappeso generalizzato, anzi, spesso riguarda le persone normopeso. Una soluzione efficace contro la pancia è la radiofrequenza multipolare, veicolata tramite un’apposita apparecchiatura dotata di alette che coprono tutta la zona”.

Gambe in forma
Anche le gambe possono risentire del cambio di stagione: la primavera è il momento giusto per intervenire. Nella maggior parte dei casi non sono da “rifare” in tutta la loro lunghezza, ma basta il ritocco giusto nel punto “giusto”. Culotte de cheval modellate, interno cosce tonico, ginocchia snelle, caviglie sottili: sono queste le caratteristiche delle belle gambe. E tutte le donne vorrebbero averle così. Spesso, però, la realtà è ben diversa. “La Medicina Estetica – conclude Dario Tartaglini – propone trattamenti efficaci, specifici e combinati per intervenire in modo mirato, in base all’inestetismo da trattare”. Radiofrequenza, crioliposisi, mesoterapia e carbossiterapia, sono alcune delle metodiche a cui ricorrere. Tecniche “soft”, ma come per tutti i trattamenti di Medicina Estetica, è bene affidarsi ad un professionista di provata serietà.

Info: Dottor Dario Tartaglini – Direttore Sanitario BETAR MEDICAL – Studio Polispecialistico di Medicina e Chirurgia – Via Melzi D’Eril, 26 – 20154 MILANO – Tel. 02/36684785/6 – info@betarmedical.it – www.betarmedical.it
Stefania Bortolotti

Alimentazione e carie: come comportarsi?

La dieta e le abitudini alimentari influenzano direttamente la salute orale.

Possiamo infatti distinguere fra alimenti:
-CARIOGENI (alto rischio di carie): cibi acidi (compresi agrumi e bevande dolci), zuccheri semplici o contenuti in alimenti o nelle bevande (zucchero, miele, fruttosio, frutta candita, cereali, pane, dolci).
-CARIOSTATICI (neutri): la maggior parte delle verdure (cotte e morbide), cibi proteici (carne e pesce) e grassi (formaggi freschi e uova).
-ANTICARIOGENI (contrastano la formazione della carie): frutta fresca non acida, frutta secca (mandorle, noci…), verdure fibrose e crude, formaggi stagionati e latte, acqua e bevande alcaline e senza zuccheri, cibi di consistenza elevata, da masticare, fibrosi, poco adesivi e alcalini.

Ecco quindi qualche consiglio:

1. Non consumare alimenti cariogeni a fine pasto o in occasione degli spuntini, soprattutto se si è fuori casa e non è possibile lavarsi subito i denti.

2. Tuttavia, gli alimenti cariogeni non devono essere esclusi dalla dieta perché spesso contengono nutrienti preziosi (es. Vitamina C), ma devono essere preferibilmente consumati in associazione a cibi anticariogeni o cariostatici.

3. Il latte e i suoi derivati, soprattutto i formaggi stagionati, sono un toccasana per i denti.

4. L’acqua è vitale per la salute dei denti e della bocca: bere un bicchiere d’acqua dopo aver mangiato è una buona pratica di igiene orale.

5. La saliva ha un effetto respingente ed aiuta a rimuovere i detriti dalla bocca. È consigliato, quindi, masticare alimenti duri poiché aumentano il flusso salivare.
Invece i cibi morbidi e appiccicosi aderiscono più facilmente ai denti, favorendo l’accumulo di placca batterica, che può portare allo sviluppo della carie.

sistema immunitario debole: i cibi giusti per ritrovare l’energia!

Come sappiamo, il compito di proteggere il nostro organismo è affidato al sistema immunitario, che si preoccupa quotidianamente di tenere lontani virus, batteri, tossine e ogni tipo di sostanza
estranea che può andare a compromettere il nostro stato di salute generale.
In alcune occasioni, però, tutti gli ingranaggi del sistema immunitario non sembrano funzionare al meglio: parliamo di difese immunitarie basse quando il valore totale dei globuli bianchi è inferiore a 4000 cellule per 3 mm di sangue.
Questa condizione patologica, spesso associata a sintomi aspecifici, espone l’organismo a un aumentato rischio di contrarre malattie. Un valido alleato si trova proprio sulle nostre tavole: con l’alimentazione, infatti, possiamo rafforzare e fortificare il nostro sistema immunitario.
Vediamo come…

DIFESE IMMUNITARIE BASSE?
FACCIAMO ATTENZIONE AI SINTOMI

Un sistema immunitario sano permette di stare in salute più a lungo: le difese immunitarie rappresentano una barriera fondamentale per l’organismo, grazie alle quali si è protetti dagli attacchi esterni.
I sintomi che ci avvertono che il nostro sistema immunitario si sta indebolendo sono:
• Sindrome da raffreddamento
• Stanchezza
• Rallentata cicatrizzazione
• Infezioni del cavo orale (come gengive infiammate e arrossate) o del tratto digerente (con diarrea frequente, crampi e gonfiore)
• Infezioni urinarie
• Mal di gola
• Sindrome influenzale
• Reazioni allergiche frequenti legate
a polline, polvere e smog
• Improvvise vampate di calore
• Mancanza di lucidità legata a fiacchezza
ed estenuante stanchezza
• Caduta di capelli

CALO DELLE DIFESE IMMUNITARIE:
LA COLPA PUÒ ESSERE DELL’ALIMENTAZIONE

Una corretta alimentazione è davvero fondamentale per mantenerci in salute!
Perché le funzioni fisiologiche vengano svolte al meglio, non dobbiamo però mai far mancare al nostro organismo i 6 macronutrienti fondamentali, ovvero:
1. Proteine, indispensabili per costruire muscoli forti, così come difese reattive e letali verso le aggressioni
esterne.
2. Carboidrati, da cui trarre energia.
3. Grassi, fondamentali come fonte di energia supplementare.
4. Vitamine, che permettono di regolare e coordinare i processi metabolici dell’organismo.
5. Minerali, necessari per coadiuvare la regolazione di moltissimi processi metabolici.
6. Acqua, che fornisce il substrato in cui avvengono tutte le reazioni biochimiche.

Ormai, è noto che una mal nutrizione possa esporre l’individuo a una maggior vulnerabilità nei confronti delle malattie infettive. Alcune ricerche sperimentali indicano che carenze di micronutrienti (ad esempio di zinco, selenio, ferro, rame,
acido folico e vitamine A, B6, C ed E) possono alterare la risposta immunitaria negli animali.
E i macronutrienti principalmente coinvolti nel mantenimento di
un sistema immunitario sano sono:
• Selenio – Quando vi è una sua carenza, sembra poter aumentare
il rischio di sviluppare tumori alla vescica, al seno, al colon, al retto, al polmone e alla prostata.
• Vitamina A – Gioca un ruolo chiave in presenza di infezioni, garantendo il mantenimento dell’integrità delle superfici mucose e influenzando alcune sottocategorie di linfociti T, linfociti B e citochine. Se vi è una carenza di vitamina A, le difese immunitarie tendono ad abbassarsi: di conseguenza, si è maggiormente esposti al rischio di attacchi da parte di agenti infettivi.
• Vitamina B2 – in grado di migliorare la resistenza alle infezioni batteriche nei topi, anche se non è ancora
chiaro come questo si traduca in termini di miglioramento della risposta immunitaria.
• Vitamina B6 – Se assunta nelle corrette dosi, è in grado di potenziare la risposta immunitaria, influenzando la capacità dei linfociti di maturare e differenziarsi in diversi tipi
di linfociti T e B.
• Vitamina D – Prodotta dalla pelle esposta alla luce del sole, sappiamo che questa vitamina è in grado di segnalare una risposta antimicrobica al batterio responsabile della tubercolosi (Mycobacterium tuberculosis). Ciò fa presagire che un analogo comportamento possa essere svolto nei confronti anche di altri batteri.
• Vitamina E – È in grado di migliorare la risposta immunitaria all’epatite B e al tetano, in seguito a una vaccinazione. Non si esclude che un ruolo analogo possa essere giocato verso anche altri agenti patogeni.
• Zinco – Se presente in tracce, è essenziale per garantire il corretto funzionamento delle cellule del sistema immunitario. Al contrario, il suo eccesso può inibirne le funzionalità.

GLI ALIMENTI CONSIGLIATI PER RAFFORZARE LE DIFESE IMMUNITARIE
Con il cambio di stagione, il sistema immunitario può essere sottoposto a continue sollecitazioni, combattendo contro febbre, mal di gola, raffreddore e altri malanni.
I rimedi naturali in grado di fortificare le difese immunitarie possono essere trovati proprio sulle nostre tavole. I cibi giusti, infatti, possono svolgere un ruolo di protezione
davvero importante, agendo in modo benefico sul sistema immunitario e sullo stato di salute generale.
Gli alimenti che fortificano le difese immunitarie
sono:
Ortaggi e frutta ricche di vitamina C - Come è ormai noto da tempo, svolgono un ruolo fondamentale nel fronteggiare le infezioni. Questa vitamina è in grado di ridurre, fino al 40%, l’azione dannosa dei radicali liberi sui globuli bianchi, potenziando inoltre l’attività dei linfociti. Per colmare il fabbisogno quotidiano di circa 60 mg di vitamina C, è sufficiente una spremuta d’arancia e un paio di kiwi.
Frutta e verdura sono importantissime anche per assicurare l’apporto di caroteni, protettori dei tessuti e delle mucose, comprese quelle di bronchi e polmoni. Le verdure a foglia rappresentano inoltre un’ottima fonte di acido folico, che svolge un effetto riparatore sui linfociti. La famiglia dei cavoli (broccoli, cavolini, cavolfiore, verza) è invece ricca di isotiocinati, composti preziosi per disintossicare l’organismo in caso di infiammazioni. Si consiglia di assumere circa 5 porzioni al giorno fra frutta e verdura, sia cruda sia cotta.
Semi oleosi – Forniscono vitamina E, coenzima Q10 e betaglucano, composti che si trovano in buone concentrazioni anche nei cereali integrali non privati del germe. Una o due porzioni al giorno di cereali integrali – come orzo, riso, frumento e farro, anche sotto forma di fiocchi – pari a circa 80-120 grammi, e due-tre cucchiai di semi oleosi, aiutano anche a raggiungere un buon apporto di aminoacidi solforati, fondamentali per la regolazione della risposta immunitaria. I semi oleosi rappresentano anche una discreta sorgente di zinco, presente anche nel pesce e nei legumi. Se questi alimenti fortificano le difese immunitarie, ve ne sono altri che sarebbe meglio moderare. Tra questi:
Latte e grassi di origine animale – Trigliceridi e colesterolo in eccesso rischiano di occludere, oltre ai vasi sanguigni, anche i vasi linfatici. Meglio, dunque, scegliere condimenti di origine vegetale, aggiungendo all’olio extravergine di oliva, olio di lino o canapa che, grazie al contenuto di acidi grassi omega- 3 e 6, contrasta i fenomeni infiammatori, assicurando un migliore assorbimento dell’ossigeno a livello delle cellule, che vengono rese meno sensibili ad attacchi indesiderati. • Zuccheri semplici – Sono in grado di diminuire l’azione difensiva dei linfociti e ridurre l’assorbimento di vitamina C.

10 CIBI AMICI DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Vediamo ora quali sono i dieci cibi che, più di altri, possono aiutare il nostro sistema immunitario ad acquisire forza.
Agrumi – Ricchi di vitamina C, sono gli alimenti migliori nella lotta a raffreddori e malanni. Consumati in quantità, possono infatti svolgere un ruolo fondamentale nel rafforzamento delle difese immunitarie.
Carote e alimenti ricchi di betacarotene (si riconoscono per il loro colore rosso-arancione) – Sono ottimi stimolatori del sistema immunitario. Il betacarotene, infatti, svolge un’azione importantissima, aumentando il numero delle cellule in grado di combattere le infezioni e contribuendo a eliminare i radicali liberi, tra i responsabili dell’invecchiamento cellulare. Anche la zucca, le patate dolci e il tuorlo dell’uovo svolgono un’azione simile nella lotta contro infezioni e virus.
Echinacea – È molto nota per la sua azione immunostimolante. Può essere assunta sotto forma di capsule e pastiglie oppure come estratto secco da utilizzare per la preparazione di tisane.
Aglio – Grazie all’allicina e al solfuro in esso contenuti, l’aglio è in grado di stimolare la moltiplicazione delle cellule che si occupano di combattere virus e infezioni.
Funghi – Per l’elevata concentrazione di betaglucani, possono migliorare l’attività del sistema immunitario contro le infezioni.
Cioccolato fondente – È in grado di arricchire e potenziare il nostro sistema immunitario, poiché è direttamente responsabile dell’aumento dei linfociti-T, capaci di debellare infezioni e virus.
Fragole – Sebbene in pochi conoscano questa loro proprietà, le fragole svolgono un’azione pari a quella delle arance e degli agrumi, andando a rafforzare le difese immunitarie. Durante l’autunno e l’inverno, questo frutto è fuori stagione: nonostante ciò, è possibile trovarlo surgelato, con tutte le sue proprietà benefiche intatte.
Salmone – Essendo ricco di vitamina D, svolge un ruolo fondamentale nella lotta contro infezioni e virus alle vie respiratorie superiori, rappresentando uno degli alimenti maggiormente capaci di rinforzare il sistema immunitario.
Cavolo rosso – Fonte di vitamina C, il cavolo rosso aiuta a proteggere l’apparato respiratorio e rinforza l’attività fagocitaria dei globuli bianchi, contribuendo così a potenziare il sistema immunitario.
Frutta secca in generale, mandorle soprattutto - Sono alimenti ricchi di vitamina E e antiossidanti, entrambi in grado di svolgere una potente azione contro i malesseri stagionali e le infezioni alle vie respiratorie.

ANCHE LO STILE DI VITA INFLUISCE SULLE DIFESE IMMUNITARIE!
ECCO COME…

Oltre a garantire al nostro organismo un’alimentazione sana e bilanciata, per rafforzare il sistema immunitario è fondamentale attenersi anche a delle buone norme comportamentali. Si consiglia, dunque, di:
• Praticare sport o di svolgere un’attività fisica leggera (30 minuti di camminata al giorno a passo veloce) almeno 2 – 3 volte a settimana.
• Evitare l’abuso di alcol.
• Perdere peso, se si è sovrappeso o obesi.
• Smettere di fumare, dato che il fumo aumenta gli stati infiammatori dell’organismo, sovraccaricando il sistema immunitario, inibendo inoltre l’azione delle ciglia del naso,
rendendo più facile l’ingresso di patogeni.
• Riposare almeno 8 ore a notte, evitando di stravolgere il ritmo sonnoveglia.
• Ridurre le condizioni stressanti, attuando quelle azioni e condizioni che permettano di scaricare lo stress e le tensioni accumulate nella giornata.

Ricordate di prendervi sempre cura di voi stessi, non solo a tavola, per garantire al vostro organismo il giusto benessere! ;)