A proposito di questi ultimi vorrei citare il “Carcinoma Basocellulare” e quello “Spinocellulare” di gran lunga superiori statisticamente a tutte Ie altre neoplasie ed aggiungo non meno aggressivi: mi riferisco alla varietà “Spinocellulare”.
Questi due tipi di tumore originano dalle cellule che formano l’epidermide. Possono insorgere sulla cute apparentemente sana oppure preceduti per anni da manifestazioni precancerose quali ad esempio Ie “Cheratosi Attiniche”.
Sono lesioni che compaiono principalmente sulle regioni fotoesposte (viso, dorso delle mani … ), ma anche in zone non sottoposte all’insulto dei raggi ultravioletti. Questo la dice lunga sulla causa principale dell’insorgenza di tali neoplasie: il sole.
Ma non è I’ abbronzatura che facciamo oggi a causarne I’insorgenza, bensì la sommatoria di tutti gli insulti solari di tutta una vita o di molti anni. Non a caso due categorie lavorative ne paiono inconfutabilmente pili esposte: gli agricoltori e i marinai che passano la loro vita esposti, con poche protezioni, ai raggi ultravioletti.
II Carcinoma Basocellulare
La sua malignità è in rapporto, inoltre, alla sede di insorgenza, ad esempio la palpebra, l’ala del naso, perche la neoplasia può approfondirsi e colpire gli organi sottostanti. Esso appare nella sua forma cIassica come un piccolo nodulo roseo, traslucido che si ulcera al centro ricoprendosi spesso di una crosta ematica.
Esistono altre forme oltre a quella nodulare, per esempio Ie forme “piano cicatriziali, i patogetoidi a tipo ulcus rodens, ecc … ” tutte di più difficile interpretazione diagnostica.
Si dice essere con un gioco di parole benigno a malignità locale. Cosa vuol dire tutto questo:
1) che non e un tumore che può dare metastasi ad organi interni se non in via del tutto eccezionale;
2) che la sua malignità deriva dal suo carattere distruttivo sui tessuti sottostanti la cute sino ad invadere l’osso.
II Carcinoma Spinocellulare o Epitelioma Spinocellulare
E’ iI corrispettivo maligno; quindi questa forma può dare metastasi sia polmonari che epatiche ed ossee. Insorge anch’esso principalmente suI volto ed al dorso delle mani. Molto aggressivi per la nostra salute sono quelli del labbro inferiore, dell’orecchio, della lingua (sono colpite spesso anche Ie mucose), del pene e della vulva. Tutte zone particolarmente ricche di vasi sanguigni e vasi linfatici ed e per questo che da tali sedi possono insorgere più facilmente metastasi a distanza. II tumore appare quasi sempre di colore roseo-grigiastro ulcerato in una sua parte dove si ricopre di croste siero ematiche. La consistenza alla palpazione appare dura e talora gia aderente ai piani sottostanti la cute, per la sua spiccata tendenza all’invasività.
La diagnosi deve essere la più precoce possibile, come abbiamo già detto, per la sua malignità ed aggressività. La terapia è essenzialmente chirurgica, con exeresi allargate che molto spesso necessitano di plastiche cutanee con lembi cutanei liberi o girati dalle zone di vicinanza.
Sono interventi che nonostante una certa difficoltà si tende sempre più ad eseguire in regime di Day Surgery, anche se il paziente nei giorni seguenti, deve essere sottoposto a numerosi controlli clinici.
Cosa si può fare per cercare di ridurre la percentuale di insorgenza di tali forme? Innanzitutto ridurre drasticamente I’ uso dell’ abbronzature artificiale, non esporsi selvaggiamente e nelle ore centrali della giornata al sole, usare filtri solari ad alta protezione nei primi giorni della “tintarella” riducendo poi la percentuale delle sostanze filtro man mano che ci si abbronza. Tali filtri è meglio siano consigliati da un dermatologo che potrà valutare, innanzitutto, il fototipo di appartenenza del soggetto che deve esporsi, lo stato di idratazione cutanea, ecc …
Usare sempre latti dopo sole come reidratanti, o creme fortemente reidratanti e ripristinanti il film idrolipidico. Non prolungare per molti mesi artificialmente la “tintarella” e nei periodi di riposo usare creme contenenti acido glicolico per il suo effetto terapeutico ed antiinvecchiamento.
Ed intine per preservare la nostra pelle da pericoli e dall’insulto degli UVA, anche la dieta deve essere ricca di sostanze antiossidanti foto protettrici, quali carotenoidi e vitamine; quindi deve essere ricca di verdure, in special modo carote e sedani (ricchi di psoroleni, sostanze favorenti I’abbronzatura), Vit. E, C, in generale bere anche molta acqua durante I’ esposizione al sole in modo da ridurre la perdita di liquidi da parte della nostra pelle.
E’ necessario quindi ricordare che durante I’estate e bene non ricorrere aI solito “fai da te” che molti danni puo causare alIa nostra epidermide, ma sentire il parere di uno specialista, facendosi giustamente consigliare schermanti, latti dopo solo, creme idratanti ecc …
Giovanni NEGRI
Specialista Dermatologo
Casale Monferrato
Pubblicazione Febbraio 2003