Il processo riproduttivo inizia nell’ ovaio con lo sviluppo di formazioni chiamate “follicoli”. Nei follicoli si sviluppano e giungono a maturazione gli ovociti, ma ad ogni ciclo generalmente viene espulso un solo ovocita.
Durante l’infanzia i follicoli sono solo “primordiali”, cioé “immaturi”.
FSH e LH nella donna agiscono sulle ovaie; LTH promuove la produzione di latte nella ghiandola mammaria (questo ormone viene chiamato anche prolattina). Le ovaie sono quasi completamente quiescienti nell’infanzia. A partire dagli 8-9 anni fino alla pubertà (11-15) le gonadotropine cominciano a venire prodotte dall’ipofisi in quantità sempre crescenti. Nel periodo della pubertà l’FSH comincia ad essere prodotto in grandi quantità ed agisce facendo maturare i follicoli; in questa fase l’LH agisce sinergicamente con l’FSH. l follicoli ovarici sono costitutiti da cellule che, durante la maturazione dei follicoli stessi, producono grande quantità di estrogeni. Durante ogni ciclo l’uovo espulso dal follicolo ovarico viene “aspirato” dalle tube che sono dotate di “ciglia”, formazioni che, con il loro movimento, fanno procedere l’uovo attraverso le tube fino all’utero. L’FSH serve per la maturazione del follicolo l’LH invece provoca la rottura del follicolo al momento dell’ ovulazione. Entro poche ore dall’ovulazione le cellule di quello che era il follicolo ovarico vanno incontro a luteinizzazione: cioé diventano il “corpo luteo” che secerne principlamente progesterone.
Il “corpo luteo” si ingrandisce fino al settimo-ottavo giorno dopo l’ovulazione; poi, se l’uovo non é stato fecondato, regredisce e, verso il dodicesimo giorno del ciclo, perde la sua funzione secretoria trasformandosi nel corpo “albicante” (costituito da tessuto connetivo biancastro).
Gli ormoni prodotti dall’ovaio, estrogeni e progesterone, agiscono sugli organi sessuali della donna che, sotto l’influsso degli estrogeni, passano dallo stato infantile allo stato adulto: le tube, l’utero, la vagina si ingrandiscono e così anche i genitali esterni.
Gli estrogeni agiscono anche sull’ epitelio vaginale, sull’endometrio dell’utero e determinano anche l’aumento del numero delle cellule ciliate delle tube. Agiscono anche sulle mammelle e sulle ghiandole mammarie.
Un’altra importante azione degli estrogeni é quella esercitata sullo scheletro. Nella donna durante la pubertà aumentano la velocità dell’accrescimento corporeo, provocano la saldatura dell’ epifisi con la dialisi delle ossa lunghe.
Agevolano la crescita ossea favorendo la ritenzione di calcio e di fosfati.
Gli estrogeni esercitano un’azione anche sulla distribuzione dei peli corporei, soprattutto nella regione pubica.
Il progesterone ha i seguenti effetti: modifica l’endometrio uterino per prepararlo all’impianto dell’uovo fecondato, fa diminuire le contrazioni dell’utero, prevenendo così eventualmente l’espulsione dell’uovo impiantato; influisce anche sulle tube e, insieme alla prolattina, sulle cellule delle mammelle deputate alla secrezione del latte.
Gli ormoni gonadotropi FSH e LH provocano la secrezione di estrogeni e di progesterone da parte delle ovaie, però gli estrogeni ed il progesterone influiscono sull’ipotalamo il quale a sua volta influisce sull’adenoipotìsi facendo diminuire la secrezione degli ormoni gonadotropi. Gli estrogeni ed il progesterone esercitano un feedbeck (controllo) negativo sulla secrezione ipofisaria: di FSH e di LH.
L’ipotalamo secerne un fattore liberante l’LFSH, un fattore liberante l’ LH e un fattore inibente l’LTH.
Contemporaneamente al ciclo mestruale c’é un ciclo uterino nel quale l’endometrio subisce moditìcazioni adatte a ospitare l’uovo fecondato (embrione).
Nel ciclo uterino ci sono quattro fasi:
I. Fase desquamativa: dopo la mestruazione la mucosa uterina ha perso il rivestimento epiteliale;
2. Fase rigenerativa: l’epitelio si rigenera. 3. Le ghiandole uterine si ingrandiscono e si allungano.
4. Fase secretiva: le ghiandole uterine si dialatano e producono una secrezione che si raccoglie nel lume ghiandolare. In base agli ormoni il ciclo mestruale presenta varie fasi:
1. Fase mestruale,
2. Fase follicolinica,
3. Fase ovulatoria,
4. Fase luteinica,
5. Fase premestruale.
La perdita mestruale é dovuta a rottura di piccoli vasi sanguigni a livello uterino; lo spasmo di piccoli vasi sanguigni (arteriole spirali uterine) determina la fine della mestruazione. AI momento dell’ovulazione le ghiandole uterine secernono una maggiore quantità di muco che diventa poco vischioso, filante; si osserva il fenomeno della cristalizzazione del muco cervicale: il muco cervicale, disteso su un vetrino, dopo essicazione, esaminato al microscopio, assume l’aspetto a foglia di felce. La cristalizzazione del muco generalmente compare solo durante la fase ovulatoria, perciò serve come test indiretto per constatare la data dell’ovulazione. La fluidificazione del muco cervicale facilita la penetrazione degli spermtozoi nella cavità uterina, ciò rende più facile l’incontro tra lo spermatozoo e l’ovocita.
Il progesterone, secreto durante la seconda metà del ciclo, fa innalzare la temperatura corporea di mezzo grado centigrado, tale aumento si ha a partire dal giorno seguente l’ovulazione.
La pillola anticoncenzionaIe, costituita da estrogeni e progesterone (o dalla combinazione di entrambi gli ormoni), fornendo questi ormoni all’organismo femminile, blocca la secrezione di FSH e di LH, e impedisce quindi il verificarsi dell’ ovulazione.
A volte può succedere che ci siano cicli mestruali· senza ovulazione: si tratta di cicli “anovulatori”. Durante la pubertà i primi cicli possono essere anovulatori.
Menopausa: Intorno ai 45-50 anni i cicli mestruali diventano irregolari fino a cessare completamente. Con la loro cessazione si ha la menopausa. Le ovaie non funzionano più, quindi la produzione di estrogeni diminuisce molto, ed é così piccola da non essere più in grado di inibire al produzione di LH e FSH; perciò l’LH e l’FSH dopo la menopausa vengono prodotti in grande quantità. Il periodo a partire dal quale i cicli mestruali diventano irregolari fino a cessare completamente, si chiama climaterio. La mancanza di estrogeni provoca disturbi nella donna: vampate di calore, rossore cutaneo, ansietà, depressione, osteoporosi, maggior incidenza di malattie cardiovascolari. Tutto ciò spesso richiede una terapia sostitutiva ormonle.
Luciana CASTAGNOZZI
Medico chirugo
Milano
Pubblicazione Marzo 2000